Nella società del Grande Fratello siamo tutti più o meno controllati, spesso a nostra insaputa. Ma almeno in certi casi possiamo scovare gli occhi indiscreti.
Vi è mai capitato di soggiornare in un hotel o in una casa vacanza e di provare la sgradevole sensazione di essere spiati da qualcosa o qualcuno? Spesso il nostro sesto senso ha ragione. Non è così rara, infatti, la presenza di una o più telecamere nascoste che monitorano ogni nostro passo 24 ore su 24, ma – e non è certo un dettaglio da poco – senza alcuna autorizzazione.
Situazioni del genere sono del tutto illegali, ma tutt’altro che inedite. Le telecamere nascoste in hotel, B&B e case in affitto sono un’insidia che minaccia la tranquillità delle nostre vacanze. Si tratta di un problema che chiama direttamente in causa la privacy e la sicurezza personale. Il rischio concreto, infatti, è che alla violazione dell’intimità si aggiunga la diffusione su siti a luci rosse delle immagini catturate illegalmente. Per non parlare, poi, del furto di dati sensibili, magari a scopo di spionaggio industriale e/o estorsivo. Una telecamera nascosta può facilmente inquadrare il nostro laptop o cellulare mentre accediamo a un conto corrente, consultiamo un documento riservato e via di seguito. Insomma, la questione è assai delicata.
Esistono diversi modi per rilevare una telecamera nascosta all’interno di una stanza. Il principale è l’uso di una torcia, che può essere anche quella di un comune telefono cellulare, per cercare punti che riflettono la luce. “Un modo per vedere se il dispositivo è una fotocamera è dirigere una luce forte verso di esso. Se colpisci l’obiettivo della fotocamera, avrà un riflesso bluastro”, spiega Marcus Hutchins, esperto di sicurezza informatica, in un’intervista rilasciata alla rivista Newsweek.
Ci sono anche delle apposite app per scoprire telecamere nascoste: Hidden Camera Detector, Glint Finder, Fing, per citarne solo alcune, visto che la lista è piuttosto lunga. Ma si tratta di tecnologie non professionali, spesso inefficaci o addirittura dannose. Queste applicazioni funzionano in maniera diversa a seconda che promettano di trovare microcamere wifi o telecamere spia con registratore (DVR). Nel primo caso, dovrebbero rilevare le trasmissioni radio attive, segnalando la presenza di eventuali dispositivi in trasmissione. Nel secondo, sfruttando la fotocamera e la riflessione della luce, tenteranno di individuare l’ottica della spycam (dato che le telecamere con DVR non trasmettono alcun segnale).
I rilevatori di telecamere rappresentano di gran lunga la soluzione migliore per scoprire eventuali spycam piazzate nelle camere d’albergo o nascoste nelle stanze di strutture ricettive. Si tratta di dispositivi professionali in grado di scoprire microcamere spia nascoste accese, spente o in stand-by senza margine di errore. Come ? Segnalando le ottiche di telecamere nascoste o individuando le frequenze di trasmissione. Non a caso sono adoperati anche da tecnici nella bonifica da microspie.
La legge dice che la presenza di videocamere in una struttura ricettiva va segnalata agli ospiti. Nascondere una telecamera per spiare gli ospiti di camere d’albergo, B&B, AirBnb e simili costituisce una interferenza illecita nella vita privata, e l’articolo 615 bis del Codice penale lo dice chiaramente: “Chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura […] notizie o immagini attinenti alla vita privata svolgentesi nei luoghi indicati nell’articolo 614, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni”. Nel caso in cui dovessimo rintracciare una telecamera nascosta in hotel, dunque, le possibilità sono tre: contattare la direzione dell’hotel (se il ritrovamento avviene in una camera d’albergo), chiedere il rimborso o lo spostamento in un’altra soluzione, allertare la Polizia o i Carabinieri.
Il caso più recente riferito dalle cronache arriva dal Portogallo, dove due pellegrini sudcoreani hanno denunciato la presenza di telecamere nella zona doccia della scuola domenicana Bom Sucesso, a Belém, dove hanno alloggiato durante la Giornata Mondiale della Gioventù. Parlando con gli organi si stampa a proposito della gestione della sicurezza della GMG, il direttore del dipartimento operativo della Polizia di pubblica sicurezza, Pedro Moura, ha spiegato che gli spogliatoi dove si trovava la telecamera di videosorveglianza incriminata sono improvvisati e che quando è stata allestita la struttura in vista dell’evento internazionale la presenza del dispositivo non era stata rilevata. “L’organizzazione dell’istituto scolastico ha coperto la telecamera e ci ha assicurato che non funzionava”, ha infine chiarito.
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