Fastidioso e limitante, la tendinite è un problema piuttosto comune: ecco come risolverlo definitivamente!
La tendinite è un processo infiammatorio di un tendine che può riguardare un arto superiore o inferiore. Il consiglio è sempre e comunque quello di rivolgersi a un professionista per evitare che l’infiammazione diventi cronica e difficile da debellare.
DiPiù ha contattato il professore di malattie dell’apparato locomotore e traumatologico, ortopedico di fama internazionale, Alfredo Schiavone Panni, per cercare di capire qualcosa in più in merito a questa patologia per la quale non è sufficiente un riposo prolungato come si faceva solitamente nelle terapie di un tempo. L’esperto ha fornito alcuni interessanti consigli per risolvere questo tipo di problema.
Di sicuro il consiglio rimane sempre lo stesso: “Il consiglio è quello di rivolgersi a un ortopedico appena compare il dolore poiché, se si trascura, l’infiammazione rischia di diventare cronica e la probabilità di guarigione diminuisce in maniera drastica”. Con queste parole il professore ci ha dato delle indicazioni, ma andiamo a leggere ancora i suoi preziosi consigli.
Tendinite, operazione o terapia conservativa
Ma quando la tendinite ci porta a ricorrere alla chirurgia? Intanto il professore Alfredo Schiavone Panni spiega: “Per prevenire la tendinite a chi sta molto tempo al computer consiglio di usare tappetini dotati di poggiapolsi in gel. Inoltre a chi svolge lavori con movimenti ripetitivi suggerisco di interrompere di tanto in tanto l’attività per non sollecitare eccessivamente l’articolazione”.
Il professore arriva poi anche a spiegare: “Il primo intervento per far regredire i sintomi è il riposo con impacchi di ghiaccio sulla parte infiammata. Quando la tendinite riguarda l’arto superiore per attenuare la sintomatologia esistono fasce da mettere sul gomito che riducono le sollecitazioni su questi muscoli…”
“..Invece per l’arto inferiore può essere indicata una talloniera da mettere nella scarpa affinché il tendine d’Achille non sia particolarmente sollecitato e sia messo un po’ a riposo oppure un plantare correttivo da introdurre nella scarpa“.
Per quanto riguarda l’intervento chirurgico viene fatto presente: “Se la tendinite persiste si ricorre, in una percentuale però molto limitata, all’intervento chirurgico più frequente quando le tendiniti riguardano l’arto inferiore”.
Come capire se si ha la tendinite? La diagnosi
Come in tutte i problemi di salute anche la tendinite regredisce se arriva per tempo la diagnosi. Infatti diventa molto importante cercare di capire cosa abbiamo e per questo vogliamo fornirvi delle parole per farvi capire se ne siete affetti.
Il professore Schiavone Panni spiega: “I sintomi più ricorrenti sono il dolore e la riduzione della forza della mano quando l’infiammazione colpisce l’arto superiore e sempre il dolore e il movimento di carico ridotto per l’inferiore in particolare durante la sollecitazione del tendine o nella fase del salto o camminata”.
Come si arriva alla diagnosi? Sempre lo specialista spiega: “All’ortopedico è sufficiente la visita del paziente e la valutazione del dolore per avere quasi sempre la certezza della diagnosi. In alcuni casi si può richiedere di effettuare un’ecografia o una risonanza magnetica come esami di approfondimento”.
Quali tendini sono i più colpiti da questa patologia?
Ma quali sono i tendini più colpiti da questa patologia? Ovviamente ce ne sono alcuni specifici legati a questo particolare stato di malessere come spiega Schiavone Panni: Lo specialista indica il gomito per quanto riguarda l’arto superiore più colpito, che spesso provoca epicondilite.
Ma esistono anche altre tendiniti molto comuni per gli arti inferiori, difatti la più comune è conosciuta come ginocchio del saltatore, coinvolgendo l’apparato estensore del medesimo, in particolare il tendine rotore, tra tibia e rotula. La causa è da trovare nella calzatura che si usa o il terreno sul quale si pratica attività fisica.
Prevenzione fondamentale
La prevenzione è fondamentale anche quando parliamo di tendinite. In questo caso diventa importante cercare di rivolgerci sempre e comunque alle strutture che rischiano questo problema con cauta attenzione. Il consiglio infatti è di utilizzare tutti gli strumenti più adatti quando siamo consapevoli di portare a uno sforzo non consono e abitudinario il suddetto tendine che abbiamo in questione analizzato.
Sicuramente diventa importante anche un’attività fisica regolare atta a tenere sciolte le varie parti e a non trovarsi di fronte a problemi poi difficili da sciogliere se costretti a movimenti di sovraccarico durante il lavoro. Per esempio chi sta molto al computer deve prevenire i gomiti e capire come poggiare al meglio le braccia sulla scrivania. Chi invece stimola il corpo con movimenti continui e identici rischia di creare un problema di sovraccarico, in quel caso delle piccole pause possono essere vitali.