l’Atp non fa sconti al tennista e lo obbliga a pagare una multa salata per la furbata durante il Masters 1000 di Madrid: cosa è successo?
Si tende a vedere negli sportivi degli esempi da seguire. Ciò che affascina delle imprese sportive è proprio la capacità di alcuni atleti di trascendere i limiti e riuscire a compiere imprese che rimangono scolpite nella memoria dei fan che hanno avuto il piacere di assistere e negli annali di storia. Tuttavia i personaggi che diventano iconici sono anche e soprattutto quelli capaci di fare emergere anche la propria personalità e di rompere gli schemi, mostrando anche il loro lato umano.
Di esempi nella storia dello sport ce ne sono stati diversi. Immortale è diventato ad esempio George Best, calciatore dal dribbling ubriacante che ad un certo punto è diventato più noto per le sue imprese con le modelle che per quelle in campo. Ma anche il talentuoso Erik Cantona, calciatore francese che negli anni ’90 ha conquistato le copertine dei giornali per il calcio volante in faccia al fotografo.
Nel tennis invece hanno lasciato un segno John McEnroe (professionista che si lasciava andare spesso ad esplosioni di rabbia) e André Agassi, per il suo modo di vivere da rock star e la sua costante noncuranza per le regole dell’Atp. Nel motociclismo, invece, ha lasciato un segno indelebile la lucida follia di Valentino Rossi. Prima ancora dei 9 titoli mondiali, infatti, ciò che lo ha reso noto in tutto il mondo sono state le trovate per celebrare le vittorie nei Gran Premi.
Follia al servizio della creatività: Diego Armando Maradona
Non possiamo non includere in questa lista di sportivi eccentrici Diego Armando Maradona. Considerato da parte del mondo come il più grande calciatore di tutti i tempi, l’asso argentino era davvero qualcosa di mai visto su un campo di calcio, non solo per la sua tecnica fuori scala e per la sua visione di gioco irreale, ma anche e soprattutto per i suoi eccessi.
La sintesi di tutto ciò che era Maradona è la semifinale storica tra Argentina e Inghilterra del 1986. In quella partita l’argentino ha segnato quello che da tutti è ritenuto il gol del secolo (quello in cui dribbla tutta la squadra avversaria prima di accompagnare la palla in rete), ma anche quello che da tutti è ricordato come “La mano de Dios”. Una furbata, un tocco con il pugno della mano sinistra che è valso il definitivo 2-1 e che ha contribuito ad alimentarne la leggenda.
Hugo Gaston, la furbata “Maradoniana”
Quella di Maradona è sicuramente la “furbata” più nota del mondo dello sport, di certo quella che è andata meglio. Ma gli sportivi sono soliti cercare di piegare gli eventi con qualche trucco. Gli italiani sicuramente ricordano il lavoro ai fianchi fatto da Materazzi a Zidane nella finale di Coppa del Mondo del 2006. Il difensore ex Inter lo ha insultato fino a fargli perdere la testa e farlo espellere.
Episodi come questo si verificano anche nel tennis: nel 2021 l’americano Tiafoe era consapevole di non poter battere il nostro Sinner solo con il talento, dunque ha puntato a vincere l’incontro destabilizzando psicologicamente l’avversario. Alla fine dell’incontro l’altoatesino era talmente nervoso da essersi lasciato andare ad uno sfogo con la stampa: “Questa volta ha davvero esagerato. Già fin dall’inizio, al cambio campo commentava il mio servizio. Io non ho risposto. Forse devo imparare a fronteggiare diversamente questi atteggiamenti, magari dovevo parlare. Non so, di sicuro mi ha tirato addosso tre volte, si è buttato in terra quando ho fatto punto, il ‘cinque’ al pubblico… Francamente troppo”.
Difficile invece che passi un trucco in stile “Mano de Dios” ed il rischio è quello di fare una pessima figura. Ci ha provato ai recenti Masters 1000 di Madrid il tennista francese Hugo Gaston. Ex numero 58 e adesso alla posizione 108 della classifica Atp mondiale, il transalpino sta vivendo un momento di difficoltà che non gli consente di essere lucido in campo. Durante l’incontro si è reso conto che stava perdendo ed ha cercato di piegare gli eventi con un trucco: si è fatto scivolare di tasca una pallina per interrompere uno scambio che lo aveva messo in difficoltà.
Gaston era consapevole che con la seconda pallina in campo lo scambio sarebbe stato interrotto e nella sua idea questo sarebbe servito a recuperare fiato e concentrazione. Il trucco però non ha funzionato, visto che l‘arbitro si è accorto che la pallina non è caduta casualmente dalla sua tasca ed ha ravvisato il comportamento scorretto. Inoltre il suo goffo tentativo è stato ripreso dalle telecamere e gli ha fatto guadagnare una brutta figura internazionale.
Hugo Gaston, multa salata per la scorrettezza: oltre al danno la beffa
In seguito all’accaduto, l’Atp ha valutato la scorrettezza del tennista francese ed ha preso una decisione dura che possa servire da monito a tutti quelli che pensassero di poter emulare un simile gesto. Hugo Gaston è stato infatti ammonito e punito con un’ammenda da 144mila euro che verrà dimezzata entro la fine del 2023 se questo non commetterà altri gesti simili. Si tratta di una cifra enorme per chiunque, ma specialmente per il tennista transalpino visto che finora non ha guadagnato nemmeno lontanamente simile cifra in questi primi mesi dell’anno.
Il pugno duro della federazione internazionale di tennis non è solo per scoraggiare simili comportamenti, ma anche per dare un ultimatum a Hugo. Il francese non è nuovo a scorrettezze simili, visto che lo scorso anno ci aveva già provato. Il danno ormai è fatto e Hugo non può che rimproverare se stesso per un gesto evidentemente guidato dalla tensione e dalla mancanza di lucidità che per altro non è servito allo scopo: Gaston ha perso in ogni caso il set ed il match.
Il talento francese che si è perso
Da amanti dello sport e del tennis fa male vedere Hugo Gaston in questa condizione fisica e psicologica. Al pari infatti dei nostri Musetti e Sinner, il francese è un giovane talento che ha dimostrato sin da subito di avere ampie possibilità di crescita. Nato il 26 settembre del 2000 a Tolosa, a 19 anni ha cominciato a farsi notare nei tornei minori, cominciando a vincere Futures e Challenger con una continuità impressionante.
Nel 2020 debutta dunque nei tornei principali del circuito con la prima partecipazione al Roland Garros. Sembra che il passaggio di categoria non lo impensierisca, Gaston dimostra di avere talento per stare tra i grandi e nel 2021 ottiene risultati degni di nota: la vittoria al primo torneo ATP250 e il raggiungimento dei quarti di finale al Masters 1000 di Parigi.
Nel 2022 non arrivano altre vittorie nel circuito ATP, ma Hugo dimostra ancora di poter lottare contro chiunque battendo talenti emergenti come Casper Ruud, Holger Ruune e persino l’attuale numero 1 Carlos Alcaraz. Verso la fine dell’anno, però, perde condizione e comincia a raccogliere risultati negativi in serie che lo portano dalla posizione 58 alla 108 in classifica. Un declino lento e inesorabile che è culminato con il goffo tentativo di Madrid. La speranza dei francesi e degli appassionati di tennis è che possa ritrovare smalto e convinzione.