Il mondo del tennis piange un suo grande protagonista, presenza fissa agli Internazionali d’Italia con gli Azzurri. Nelle scorse ore la drammatica notizia.
“Era un amico del tennis, un amico di tutti, un grande appassionato, sempre presente ai tornei internazionali in regione e un ‘giramondo’ competente per passione, negli Atp Tour e nei Grande Slam del circuito mondiale”. Il messaggio di cordoglio sulla pagina Facebook del comitato regionale campano della Federazione Italiana Tennis e Padel è giunto nelle scorse ore come un fulmine a ciel sereno.
“Eddy – prosegue la nota -, napoletano doc, se ne è andato all’età di 50 anni improvvisamente e lascia un grande vuoto nella nostra comunità”. Edmondo Viscardi, il Re delle players lounge di tutto il mondo, non c’è più. E’ stato stroncato da un infarto mentre si trovava in vacanza in Egitto. Ecco chi era.
Una grave perdita per il Tennis italiano
Originario di Posillipo, grande appassionato di basket e pallanuoto ma soprattutto di tennis, presenza ormai fissa agli Internazionali d’Italia accanto agli azzurri e ai più grandi della racchetta come Rafael Nadal e Novak Djokovic, Edmondo Viscardi a Napoli (e non solo) era conosciutissimo. Ovunque ci fosse una manifestazione sportiva di un certo livello, lui era presente.
Edmondo Viscardi, detto Mondo o Mondino da tutti i napoletani che lo conoscevano sin da bambino, ma soprannominato anche Eddy Giramondo, se ne è andato all’improvviso a soli 50 anni. Assistendo ai tornei in tutto il mondo era riuscito a diventare amico di tutti i campioni, da quelli degli anni ’80 agli attuali re della racchetta come i suddetti Djokovic e Nadal. E sono tanti i commenti apparsi in queste ore sui social per lui.
Anche Nadal ha voluto salutare l’amico Edmondo. I due si erano conosciuti in giro per il mondo, tra tornei e grandi competizioni tennistiche. Oggi tutto il mondo del tennis è triste», ha scritto il grande campione spagnolo accompagnando una foto di Viscardi in una storia sui suoi social personali.
Nei grandi tornei lui c’era sempre. A volte con un pass già pronto, altre a caccia di un accesso alle aree giocatori. Per lui infatti il tennis non poteva essere solo tribune e partite: era una vera e propria casa. Anche più della sua città, Napoli, diventata un po’ troppo stretta e dolorosa dopo la morte della mamma. Eddy sognava le luci della ribalta, ma sapeva gioire delle piccole cose. E chissà quanto sarebbe contento di vedere che sono in tanti in questo momento a parlare di lui.