Sinner e Musetti rappresentano il presente e il futuro del tennis italiano, ma dietro c’è un movimento in salute: chi è Giulio Zeppieri.
Il 2023 è cominciato con buoni segnali da parte dei principali talenti del nostro tennis. Jannik Sinner ha cominciato alla grande, ottenendo risultati che gli hanno consentito di tornare in top ten, e Lorenzo Musetti (sempre più numero 2 del tennis nostrano, grazie anche alle problematiche fisiche di Berrettini) è ormai in pianta stabile tra i primi 20 tennisti del mondo.
Entrambi i talenti azzurri erano chiamati ad una conferma sia agli Internazionali di Roma che al Roland Garros e ai Queen’s, ma questi due mesi non sono stati particolarmente fortunati per loro. Se Musetti è stato fermato sul più bello da avversari di alto rango, per Sinner il momento negativo è più dovuto a problematiche fisiche.
Se avete seguito il torneo Atp londinese che prepara a Wimbledon, sicuramente avete visto come Jannik abbia faticato contro Bublik e anche come al secondo set, dopo aver recuperato una smorzata dell’avversario, sia stato costretto a lasciare il campo per un problema muscolare alla gamba sinistra.
Il timore è che Jannik non riesca a recuperare in tempo per Wimbledon (vero obiettivo del tennista altoatesino) e che quindi la sua ascesa in classifica possa essere rovinata dalle problematiche fisiche. Di sicuro Sinner punta ad entrare nella top 8 prima del finale di stagione per potersi giocare le ATP Finals contro i migliori tennisti al mondo. Lo stop dunque potrebbe essere più dannoso di quanto si pensi.
Per quanto riguarda Musetti, nonostante la sconfitta ai quarti con Ruune, le sensazioni sono positive. Il nostro ha giocato bene contro il numero 2 al mondo e ha dimostrato di avere il carattere e la tempra per giocare a questi livelli. Gli manca sicuramente lo step necessario ad essere stabilmente tra i top, ma la distanza non sembra essere così ampia.
Non solo Sinner e Musetti: il tennis italiano è in un ottimo momento
Già lo scorso anno alcuni nuovi protagonisti si erano affacciati nel circuito professionistico con ottimi risultati. Stiamo parlando chiaramente di Flavio Cobolli, 21enne che lo scorso anno è arrivato sino alla posizione 133, e di Luca Nardi, 19enne che nel 2022 è arrivato sino alla posizione 126 del ranking mondiale. I due ragazzi hanno vissuto negli ultimi mesi degli alti e bassi, ma il loro potenziale è evidente ed hanno buone chance di scalare posizioni in classifica e diventare protagonisti ad altissimi livelli.
Per farvi capire quanto sia positivo il momento del tennis italiano, un anno fa erano ben 8 gli italiani che facevano parte della top 50 under 21 della classifica mondiale. Oltre ai quattro già citati vi rientravano Mattia Bellucci (22 anni), Matteo Gigante (21 anni), Samuel Vincent Ruggieri (21 anni) e Francesco Passaro (22 anni).
A questi talenti nel 2023 bisogna aggiungere i 17enni Gabriele Vulpitta e Lorenzo Sciahbasi, giunti sino alla finale juniores del Roland Garros appena un paio di settimane fa, ma anche Matteo Arnaldi 21enne che in questa stagione ha elevato notevolmente il livello del proprio tennis e adesso si trova alla posizione 72 del ranking Atp. Non tutti probabilmente potranno giocare al livello dei migliori, ma probabilmente il tennis italiano non aveva mai avuto così tanto potenziale.
Chi è Giulio Zeppieri: il giovane talento italiano che punta in alto
Alla lista di giovani talenti che potrebbero scalare molte posizioni in classifica e diventare un punto di riferimento per il nostro movimento non possiamo togliere Giulio Zeppieri. Il 21enne viene da una sorprendente qualificazione al tabellone finale del Roland Garros, dove ha tenuto testa ad un fenomeno assoluto come Casper Ruud (numero 5 al mondo), in un incontro tesissimo che il nostro talento ha spinto fino al 4° set.
Giulio ha confermato l’ottimo momento di forma anche al Challenger dell’Emilia Romagna che si sta tenendo in questi giorni. Ai quarti di finale, infatti, ha battuto la testa di serie numero 1 del torneo Alber Vinolas con una prova convincente, ma si è dovuto arrendere in semifinale ad un altro talento azzurro, ovvero Maestrelli che si gioca adesso la vittoria finale contro Alexandre Muller.
Sebbene sia mancata l’attestazione finale, le partite contro Ruud e Vinolas hanno dimostrato a tutti che Giulio ha le potenzialità per giocarsela contro chiunque. Proprio per questo la Gazzetta lo ha raggiunto e gli ha chiesto quali sono i suoi obiettivi per il futuro. Il 21enne ha mostrato umiltà ed ha chiarito di volersi concentrare su un obiettivo alla volta: attualmente punta ad entrare nella top 100 della classifica mondiale entro la fine del 2023.
Questo vorrebbe dire che Giulio è entrato nel giro dei più forti e che sarebbe sempre in grado di partecipare ai tornei del Grande Slam. Si tratta di uno step fondamentale per poter scalare il ranking Atp e potersi giocare i trofei più prestigiosi. Per poterci riuscire, però, ha bisogno di continuare a lavorare sulla concentrazione – cosa per cui si fa aiutare da un mental coach – e sui suoi punti deboli che a suo dire sono il gioco sotto rete ed il rovescio.
Zeppieri convinto del livello altissimo del tennis italiano
Appartenente alla generazione d’oro del tennis italiano di cui Musetti e Sinner sono i massimi rappresentanti, Zeppieri conosce tutti i giovani talenti nostrani da quando è piccolo. Lorenzo Musetti è addirittura un suo caro amico: “Ci conosciamo da tantissimo tempo. Siamo amici veri. Le nostre famiglie si sono frequentate per tanto tempo. Abbiamo cenato tante volte tutti insieme”.
Con Sinner ha invece condiviso parte del suo percorso di crescita: “Eravamo compagni di doppio quando avevamo 15 anni. Siamo diventati anche campioni italiani insieme. Già allora si potevano vedere chiaramente le sue qualità”. Di entrambi pensa che abbiano un talento fuori dal comune, di quelli che si vedono una volta in una generazione.
E per quanto riguarda tutti gli altri? Giulio è convinto che tanti suoi coetanei abbiano il talento per emergere: “Sono convinto che tutto il gruppo che rientra nelle annate 2000, 2001, 2002 possa ambire a raggiungere posti di prestigio in classifica”. Il punto di riferimento per loro attualmente è Arnaldi, ma secondo Zeppieri sia lui che gli altri non gli sono inferiori, hanno solo caratteristiche differenti: “Ognuno con i propri tempi e grazie alle proprie caratteristiche. Perché anche questa è un’ indicazione importante: abbiamo qualità diverse, in grado comunque di portarci in alto”.