Diagnosticare il cancro in pochissimi minuti: il test che potrebbe cambiare la storia della lotta ai tumori, il male del nostro tempo
I tumori sono il male del nostro tempo. Purtroppo, nonostante la ricerca prosegua e faccia passi da gigante, ancora tantissime persone si ammalano e muoiono. Oggi, però, dalla scienza arriva una speranza: un test rapido per diagnosticare il cancro. Un sistema del genere cambierebbe la storia della lotta ai tumori.
Sì perché, come ben sappiamo, nelle patologie neoplastiche e tumorali, il fattore tempo è fondamentale. Prima si riesce a diagnosticare il male, prima si possono attuare le cure. Ogni tumore è curabile, se scoperto nei tempi giusti. Per questo dobbiamo guardare con grande favore a questo sistema che ci permetterebbe in maniera sostanzialmente istantanea di rilevare o meno se siamo affetti da una malattia cancerosa.
Questo sistema è in fase di sviluppo presso la Nottingham Trent University, nel Regno Unito, con il finanziamento del Medical Research Council, con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Sheffield. Scopriamo insieme in cosa consiste.
Dicevamo, dunque, che la notizia che ci arriva dalla scienza è qualcosa che ci dà grande speranza. I ricercatori stanno infatti sviluppando il primo test a flusso laterale (simile ai test rapidi Covid-19) in grado di diagnosticare i tumori al cervello. La notizia è emersa proprio in questi giorni ed è di quelle che migliorerebbe la vita di migliaia e migliaia di persone al mondo, se pensiamo che ogni anno sono circa 200mila le persone che muoiono per questa patologia neoplastica.
Più nello specifico, infatti, i ricercatori si stanno concentrando sullo sviluppo di test a flusso laterale in grado di rilevare nel sangue molecole specifiche di un tumore e che darebbero un’indicazione molto precoce del suo ritorno. I prototipi sono in fase di sviluppo e, successivamente, lo studio avanza alle sperimentazioni cliniche. Questa tecnologia sarà in grado di rilevare tumori come il glioblastoma, la forma più maligna di tumore al cervello.
Si potrebbe così diagnosticare uno dei tumori più difficili da trattare attraverso una semplice puntura al dito. È possibile che questo nuovo sviluppo contribuisca a ridurre significativamente il carico sui sistemi sanitari, accorciando anche i tempi di diagnosi che, come dicevamo, sono fondamentali per la lotta al cancro. L’auspicio, dunque, è che questo sistema serva non solo per i tumori al cervello, ma che possa essere applicato ad altri tipi di cancro, contribuendo potenzialmente a salvare milioni di vite in tutto il mondo.
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