Quando si deve lasciare qualcuno non è mai semplice trovare le parole giuste, ma c’è chi negli anni ha trovato scuse decisamente assurde.
Probabilmente quello di trovare la “scusa giusta” o le parole meno dolorose per lasciare qualcuno con cui abbiamo avuto una relazione è un problema che al giorno d’oggi in molti non si fanno più. D’altronde viviamo in un’epoca in cui è facile conoscere altre persone ed in cui molti contatti vengono creati online. Nel caso in cui una relazione non ingrani dopo i primi appuntamenti, dunque, è più semplice andare oltre sia per chi lascia sia per chi viene lasciato.
Ecco dunque che la pratica più assurda e dolorosa di tutte prende piede e diventa tristemente diffusa: il ghosting. Per quanto infatti potessero suonare assurde certe scuse, per quanto ci si sentisse presi in giro quando sentivamo quelle parole di conforto che sapevamo che ci venivano dette solo per pietà, quantomeno chi lasciava si prendeva la briga di offrire una spiegazione (al 99% falsa), ci trattava da essere umano e ci faceva capire che, sebbene non avesse funzionato, eravamo stati qualcuno per loro.
Scomparire invece è come dire che ciò che c’è stato non ha avuto alcun peso e che il disinteresse nei nostri confronti è tale che i nostri tentativi di contatto vengono visti esclusivamente come un peso. La persona lasciata in questo modo viene distrutta emotivamente poiché si rende conto che quanto prova non è corrisposto e che solo lei (o lui) ha trovato in quella relazioni emozioni intense, qualcosa che avesse un significato.
Al contrario per chi lascia si tratta di un modo semplice per non affrontare emotivamente il distacco. Da un giorno all’altro decide di chiudere definitivamente e voltare pagina, senza farsi carico di ciò che solitamente la fine di una relazione comporta. Non è costretto a trovare scuse, non è costretto a vedere il dolore che la sua decisione provoca nell’altro, ma siamo sicuri che un domani non ne pagherà lo scotto?
Esiste un modo giusto per lasciare?
Vi siete mai chiesti perché chi lascia tende ad inventare delle scuse e non dice semplicemente la verità? Si pensa che si tratti di una cura nei confronti della persona che sta lasciando, che voglia indorare la pillola e trovare un modo per rendere meno doloroso l’addio. Tuttavia chiunque sia stato lasciato almeno una volta nella vita sa che non ci sono metodi indolore e che qualsiasi cosa ci viene detta la sofferenza provata è quasi la stessa.
La persona lasciata, specie quando le motivazioni addotte a questa fine relazione sono fumose e non poggiano su motivazioni reali, tende a chiedersi dove abbia sbagliato, cosa abbia causato l’allontanamento di una persona che sembrava presa da quel rapporto. Ecco dunque che cominciano le paranoie, gli scervellamenti e si finisce inevitabilmente per pensare ciò che in buona parte dei casi è successo davvero: “Ha un altro (altra)”.
Probabilmente sarebbe più corretto dire la verità, spiegare che non si è più innamorati e che lo si è capito quando ci si è innamorati di un’altra persona. Fa sicuramente male, ma tanto chi viene lasciato arriva sempre a capire che questa è la verità e le scuse non servono ad altro se non a gettare nella confusione e nell’incredulità la persona lasciata. Ce ne sono alcune – le peggiori – che lasciano una porta aperta e fanno illudere la persona che ci sia possibilità di rimediare, di tornare allo stato iniziale, poter riconquistare la persona amata.
Lasciare non è indolore
Ma se utilizzare delle scuse non serve a chi viene lasciato, per quale motivo chi lascia le utilizza sempre? La verità, e la conosce bene chi si è trovato nella situazione di dover lasciare, è che chi lascia prova sempre un forte senso di colpa. Nonostante la relazione non abbia funzionato, ci si è avvicinati a quella persona poiché attratti fisicamente e si è passato del tempo insieme perché per un periodo di tempo – magari molto breve – si è provato un sentimento.
Quando dunque ci si accorge che quel sentimento è svanito, si prova rimorso, senso di colpa, dispiacere. Chi lascia dunque soffre, specialmente se si tratta di una persona empatica, capace di capire ciò che chi ha di fronte proverà quando verrà messo dinnanzi alla verità. Insomma si tratta di un modo per far capire all’altro che sebbene si debbano prendere strade differenti, questo non significa che il rapporto non abbia avuto un peso ed un valore nella propria vita. Certo, alle volte non sapendo cosa dire ci si attiene a degli schemi precostituiti che sarebbe meglio non utilizzare.
Le scuse più assurde utilizzate per lasciare qualcuno
Chiarito che non esiste un modo indolore per lasciare qualcuno e che – tranne in casi limite – anche chi lascia non si trova dinnanzi ad un compito semplice, andiamo a vedere quali sono le scuse più assurde che un uomo o una donna possono utilizzare per lasciare qualcuno. Negli anni ne sono state utilizzate una marea, ma ce ne sono alcune che sono ricorrenti e che si tramandano da genitore in figlio.
1- Io non ti merito: c’è chi ritiene che sia più semplice attribuirsi la colpa del rapporto che non funziona, fare capire all’altro che è una persona speciale e che ci si sente quasi a disagio a stare con una persona così perfetta. Ecco dunque che esce la frase “Io non ti merito”, come se in caso dovesse essere l’altro a decidere per noi se dobbiamo o non dobbiamo accettare i suoi eventuali difetti.
2- La ricerca interiore: un’altra scusa spesso utilizzata dalle donne è quella della confusione, del periodo emotivamente complicato. Si tratta di un altro modo per spostare il focus altrove: non siamo noi che non funzioniamo, è lei che in questo periodo della sua vita ha bisogno di capire chi è e cosa vuole. In questo periodo di incertezza, dunque, non c’è spazio per una relazione, poiché potrebbe farci soffrire, dunque ci sta facendo un favore.
3- La famiglia: c’è chi non si vuole prendere la responsabilità, non si schernisce e non dà la colpa alla confusione. Si tratta della scusa “Romeo e Giulietta”, ovvero quella in cui si finge di provare interesse per l’altro e si sostiene che l’addio sia causato dalla ferma opposizione dei genitori o dei familiari in generale. Difficile da credere quando si è adolescenti, visto che si tende ad andare contro le imposizioni, e ancora di più quando si è adulti, visto che non si deve dare conto a nessuno.
4- La diversità: la scusa analitica per eccellenza. Quando queste persone ci lasciano puntano sul fatto che non trovano nulla in comune con noi. Potrebbe essere la visione del futuro, della vita, quella politica, ma anche la musica, i gusti in fatto di bevande e cibi. Qualunque sia la diversità, più o meno le parole sono queste: “Ma non ti accorgi che non abbiamo nulla in comune?”.
5- L’amicizia: questa è probabilmente la peggiore scusa di tutte per un uomo. Chi lascia fa capire che c’è un sentimento di affetto profondo e che non ci vuole perdere perché siamo delle persone eccezionali, il fatto è che non ci vuole come fidanzati. Dunque ci propone il peggior accordo della storia: “Rimaniamo amici?”. Non è chiaro – forse dipende da caso a caso – se vogliono realmente mantenere l’amicizia, ma ciò che è certo è che chi se lo sente proporre non ha alcuna intenzione di accettare, visto che punta a ben altro.
6- La paura di innamorarsi: se quella di prima era la scusa peggiore, questa è probabilmente la più assurda di tutte: cosa significa esattamente “Ho paura di innamorarmi”? L’amore è un sentimento bellissimo, che ci fa stare bene anche al di fuori della relazione, qualcosa di cui non si può aver timore. Tradotto significa semplicemente che non è innamorata e sa che se la relazione dovesse andare avanti non sarebbe soddisfatta.
7- “Sapevamo entrambi che non sarebbe durata“: una frase tipo, sentita milioni di volte e che speriamo non abbiate mai subito. La persona ci mette davanti ad un fatto compiuto e prende con arroganza il controllo della conversazione con una frase a cui non si può rispondere. In che senso lo sapevamo? Di cosa parli? Quando ci si è detti qualcosa di simile? La verità è che una frase del genere è così spiazzante che sulle prime si rimane increduli e non si sa bene cosa rispondere.
8- “Non sono pronto per una relazione seria”: questa potrebbe essere una verità se detta in una fase iniziale della frequentazione. La persona mette in chiaro le cose e ci dice di non farci illusioni. Assume però una connotazione differente se ci viene data come spiegazione per l’addio. In questo caso significa solamente che non è preso e non vuole portare alle lunghe una relazione che non lo soddisferebbe.
9- La pausa: questa è forse la scusa più vecchia del mondo, quella più abusata e probabilmente quella che nessuno ha più il coraggio di utilizzare. Una pausa in un rapporto semplicemente non esiste, quando qualcuno chiede di prendersi una pausa significa solo che si vuole allontanare senza fare troppe discussioni. Il problema che una simile azione porta l’altro ad illudersi che ci sia spazio per un ritorno. La verità è che una volta presa distanza sarà più facile dire che non c’è più alcun sentimento.
10- “Non riesco a dare nulla a nessuno in questo momento“: questa frase è la versione maschile della ricerca interiore della donna. Con questa frase lui spiega che sta vivendo un periodo particolare della sua vita in cui non riesce a stare bene nemmeno con sé stesso, dunque se ti sta lasciando è perché non vuole farti soffrire, non vuole costringerti a stare con una persona che non è in grado di darti quello che vuoi. La verità è che non è abbastanza preso da te da impegnarsi in una relazione.