Pericolosissimo per la salute mentale essere sempre disponibili e reperibili: salvati subito in questo modo.
L’ambiente di lavoro può essere stressante e logorante. Ormai numerosi studi dimostrano come il lavoro possa andare ad incidere pesantemente sul nostro equilibrio psicofisico e determinare malattie nella sfera psichica che possono essere anche piuttosto importanti. Proprio per questo oggi si discute con insistenza del Reddito di Base Universale che potrebbe garantire il minimo a tutti per andare avanti sollevandoci dalla necessità di dover lavorare.
Le email di lavoro arrivano ad ogni ora del giorno e spesso anche della notte e pretendono anche un riscontro immediato. Questa è una vera e propria distruzione selvaggia della vita privata ed il benessere mentale è a rischio. Siamo tutti presi da urgenze che in realtà non hanno nulla di urgente. Quando arriva un messaggio su WhatsApp dobbiamo rispondere immediatamente e quando ci arriva un’email dobbiamo subito dare riscontro per non apparire svogliati e superficiali ai clienti o ai nostri capi.
Non esiste tregua e mente e corpo ne risentono
Italo Calvino la chiamava “febbre di crescenza produttiva”. Ormai siamo tutti presi, a causa del cellulare, a monitorare le email compulsivamente persino la sera quando la mente dovrebbe staccare dal lavoro e anche nel weekend. In sostanza siamo sempre pronti a mollare la famiglia, gli amici, un hobby, perché dobbiamo rispondere in qualunque momento. Eppure non staccare mai è devastante.
La nostra mente deve sapere che finite le ore di lavoro si può concedere il piacere dello svago e della compagnia delle persone amate. Così come deve sapere che il weekend e le ferie sono periodi sacri nei quali può realmente rigenerarsi. Dover rispondere subito in qualsiasi momento a email e messaggi WhatsApp significa vivere dentro un ufficio. Un ufficio che non ha pareti ma dal quale è impossibile evadere.
Siamo convinti di dover rispondere immediatamente a questi allarmi che scattano senza preavviso
Si tratta di una condizione angosciante che alla lunga danneggia pesantemente la mente ed il corpo. Le psicologhe sociali di varie università con ben otto esperimenti hanno dimostrato che tutti noi abbiamo sviluppato una distorsione mentale che ci spinge a ritenere assolutamente indispensabile rispondere immediatamente alle comunicazioni di lavoro.
Eppure se ci riflettiamo un attimo le email che ci arrivano ma anche i messaggi di WhatsApp non sono tutti assolutamente urgenti e anche se non rispondiamo immediatamente non crolla il mondo. Siamo sostanzialmente vittime delle agende di altre persone.
Il nostro tempo non vale nulla: esiste solo l’agenda di capi e clienti
Il nostro tempo non vale niente e deve incasellarsi in quello stabilito dall’agenda di altri. Se non siamo prontissimi e velocissimi a rispondere appariremo pigri e inadeguati e questo potrebbe riflettersi sulla nostra vita economica. Ma la vera e propria trappola è quella dello Smart Working.
Inizialmente sembrava una pacchia l’idea di poter lavorare da casa: si sarebbe passato tutto il giorno in pigiama e ciabatte giocherellando coi bambini e bevendosi un caffè con la persona amata e nel frattempo si sarebbero svolte con calma le varie mansioni del lavoro. La realtà è totalmente diversa.
Gli argini che separano l’ufficio della casa non esistono più e pertanto si lavora 24 ore su 24 e anche nei fine settimana. Meno siamo legati allo spazio fisico dell’ufficio e più i confini temporali del nostro lavoro si dilatano e si sbriciolano fino ad occupare tutta la nostra mente e tutte le nostre risorse.
Riprendiamoci i nostri tempi
I mittenti dei messaggi sottovalutano quanto i destinatari si sentano invasi nella loro privacy e costretti a dare un seguito tempestivo. L’ansia di rispondere subito può essere devastante ma gli psicologi sottolineano che abbiamo più influenza di quello che pensiamo. Pertanto anche se non rispondiamo subito non accade chissà quale conseguenza negativa ma ci riprendiamo la nostra vita.
Un vero e proprio galateo antistress vuole che fuori dagli orari di lavoro, email e messaggi debbano essere inviati solo se assolutamente urgenti e altrimenti si può trattare di vera e propria maleducazione digitale. L’altra grande e pericolosa illusione è quella del multitasking. Non è vero che possiamo fare tante cose contemporaneamente e quando ci costringiamo a farlo in realtà stiamo danneggiando il nostro equilibrio psicofisico.