Un finanziamento di 84 mila euro per cambiare vita e andare a vivere su un’isola. Non è un sogno: ecco da quando e come fare a candidarsi.
Cambiare aria? Desiderio di ricominciare una vita nuova, da un’altra parte? Chi ha progetti e desideri come questi in mente (e nel cuore) potrà valutare la proposta governativa che sta circolando in questi giorni: soldi per trasferirsi armi e bagagli in un’isola da ripopolare.
Non è certo la prima volta che un governo pensa di incentivare trasferimenti di questo tipo (in isole o in borghi isolati) giocandosi la carta dei contributi a fondo perduto. Di recente è accaduto proprio alle nostre latitudini, in Sardegna.
Ma non è della Sardegna di cui vogliamo parlare adesso, ma di un altro luogo che da sempre incanta per la bellezza dei suoi passaggi. Dal verde dei prati alle scogliere selvagge, dall’aria che sa di pulito alle spiagge agitate dal vento.
Sempre di un’isola si tratta, anche se parecchio più grande della Sardegna. Ci riferiamo all’Irlanda e alle sue tante isole, veri e propri gioielli naturali situati in mezzo all’Oceano Atlantico. Il governo irlandese ha lanciato ufficialmente un programma destinato presumibilmente a riscuotere un grande successo. Il suo nome è «Our Living Islands» (che significa letteralmente «Le nostre isole che vivono»).
Il progetto si propone di incentivare i trasferimenti in una delle 23 isole nell’Oceano Atlantico, del tutto prive di collegamenti con la terraferma. Per questo il governo irlandese arriva a offrire, a chi decide di trasferirsi in questi angoli offshore della verde Terra di San Patrizio, anche 84 mila dollari. A partire da luglio si potranno presentare le domande, ma ci sono pochi dubbi sul successo dell’iniziativa.
In un tempo di città sempre più caotiche e di aria sempre più inquinata c’è chi verserebbe soldi di tasca propria per andare a vivere in mezzo alla natura selvaggia, su isole dall’aria salubre e dalle spiagge pulite. Tanto più quando invece a scucire i cordoni della borsa è un governo che, come quello irlandese, intende incentivare i trasferimenti.
La data ufficiale fissata per la partenza del programma «Our Living Islands» è prevista per il prossimo sabato 1° luglio. Come anticipato, a essere coinvolte nel programma sono 23 isole nell’Oceano Atlantico, tutte abitate da un esiguo numero di residenti. Quella più grande è l’isola Árainn (la maggiore delle tre isole Aran, conosciuta anche come Inis Mór) dove vivono poco più di 700 abitanti. Nel 2021 ha ospitato una parte delle riprese del film (candidato all’Oscar) Gli spiriti dell’isola. Un vero paradiso terrestre per chi ama la natura, a maggior ragione davanti a incentivi economici come questi.
L’incentivo destinato dal governo irlandese a chi intende trasferirsi su una delle 23 isole del progetto arriva fino a 84 mila euro. A scanso di equivoci precisiamo che non si tratta di soldi regalati ma di un contributo da investire per fare lavori di ristrutturazione. Ci sono infatti dei requisiti da rispettare per avere il finanziamento. Sarà possibile ricevere le sovvenzioni a condizione che i beneficiari usino i fondi soltanto per la restaurazione di edifici costruiti più di 30 anni fa e rimasti senza affittuari da almeno 2 anni.
Nella sezione delle FAQ presente sul sito del programma il governo spiega chiaramente che lo scopo di questa politica è quello di «invertire la tendenza allo spopolamento delle nostre isole al largo». Un obiettivo ribadito dalle parole della ministra dello Sviluppo rurale e comunitario Heather Humphreys: «Vogliamo vedere più persone lavorare, vivere e formare una famiglia sulle isole. Vogliamo vedere più gente che si trasferisce nelle proprie case sulle isole».
Sul sito del progetto si possono leggere i 5 obiettivi del programma «Our Living Islands»:
A fianco del progetto per ripopolare le isole offshore – la durata prevista è decennale – il governo di Dublino è intenzionato ad adottare altre iniziative (un’ottantina) da qui al 2026 per accrescere il loro benessere.
Anche queste iniziative possono essere visualizzate sul sito ufficiale del programma. Oltre agli incentivi già visti, l’esecutivo irlandese intende:
Ma non c’è solo l’Irlanda. Anche in Italia da anni sta riscuotendo molto successo l’iniziativa delle case vendute alla simbolica cifra di 1 euro. A patto che i proprietari paghino poi di tasca propria le spese per la ristrutturazione dell’immobile e, naturalmente, che si trasferiscano in questi piccoli paesi o borghi isolati a rischio di spopolamento.
In particolare in Sardegna a partire dalla fine del 2022 è stata lanciata un’iniziativa che prevede un contributo fino a 15mila euro concesso a chi acquista o ristruttura una casa in un comune con una popolazione residente inferiore alla soglia dei 3 mila abitanti.
Per avere il contributo bisogna soddisfare dei requisiti come risiedere nel piccolo comune o trasferire la residenza entro 18 mesi dall’acquisto della casa. La somma erogata è pari al 50% della spesa per l’acquisto o la ristrutturazione fino a una cifra massima di 15 mila euro.
Può usufruire dell’incentivo anche chi apre o trasferisce la propria azienda sempre in un comune con meno di 3 mila abitanti. Il contributo (a fondo perduto) previsto è di 15 mila euro, che può giungere anche a 20 mila euro in caso di aumento dell’occupazione del territorio del comune.
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