Nonostante la difficile congiuntura economica, ci sono preziose opportunità per chi è in cerca di un lavoro. Ecco come approfittarne.
Il mercato del lavoro in Italia (e non solo) sta attraversando una fase particolarmente complessa. La disoccupazione è a livelli ancora preoccupanti, specie tra i giovani. Eppure ci sono interi settori che lamentano la carenza di manodopera, specializzata e non.
Spesso domanda e offerta faticano a incontrarsi. E non di rado le aziende optano per soluzioni alternative all’assunzione a tempo indeterminato, per abbattere i costi e godere di una maggiore flessibilità. Il risultato? Come un cane che si morde la coda, il mondo del lavoro non fa passi in avanti, anzi regredisce. E i talenti migliori e le risorse più promettenti tendono a prendere altre strade, magari all’estero.
È anche per ovviare a questo stato di cose che il governo ha messo in campo una serie di misure e iniziative per rilanciare l’occupazione nel Belpaese. A partire dai bonus assunzioni giovani, disponibili dal 2023 e a cui possono accedere le aziende che operano nel territorio nazionale. Ma solo a una serie di ben precise condizioni. Prima tra tutte la sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Vediamo da vicino come funziona il meccanismo.
Il bonus assunzioni giovani 2023 dalla A alla Z
Il Bonus assunzioni 2023 è rivolto ai giovani fino a 35 anni che non hanno ancora sottoscritto un contratto a tempo indeterminato. Il cosa consiste? Sostanzialmente nel taglio totale della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro per 36 mesi. Per le assunzioni effettuate nel 2022 si applica la disciplina prevista dalla Legge di Bilancio 2021, per cui il limite massimo di importo è pari a 6.000 euro annui. L’incentivo previsto dalla Legge di Bilancio 2023 si applica invece alle assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in corso, nel limite massimo di 8.000 euro annui.
Ma è prevista un’eccezione per alcune regioni del Sud, storicamente svantaggiate sul versante dell’offerta di posti di lavoro (e per questo spesso abbandonate dai giovani, anche laureati). Si tratta di Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. In questo caso, la durata della facilitazione contributiva è estesa a 48 mesi.
Come accennato, la condizione fondamentale e imprescindibile per l’accesso al bonus assunzioni giovani 2023 è la sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Il beneficio è accessibile anche nel caso in cui si opera il passaggio da un contratto a tempo determinato a uno a tempo indeterminato. L’Inps, che gestisce la procedura, ha precisato che i datori di lavoro, nei 6 mesi precedenti e per i 9 mesi successivi all’assunzione, non devono licenziare lavoratori con la stessa qualifica nella stessa unità produttiva.
E devono essere in regola con gli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del DURC, di tutela delle condizioni di lavoro. Oltre a rispettare tutti gli altri obblighi di legge. È importante specificare che l’esonero non si applica ai rapporti di apprendistato né alle assunzioni in seguito ad alternanza scuola-lavoro. E che i giovani, oltre a rispettare il requisito d’età, non devono mai essere stati titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Chi può accedere al Bonus…
Possono fare richiesta del bonus assunzioni giovani 2023 gli enti pubblici economici, gli Istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici, gli enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, anche se a capitale interamente pubblico.
Ma anche gli ex Ipab (istituti pubblici di assistenza e beneficenza) trasformati in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto privi dei requisiti per la trasformazione in Asp e iscritti nel registro delle persone giuridiche, le aziende speciali costituite anche in consorzio, i consorzi di bonifica. E infine i consorzi industriali, gli enti morali e gli enti ecclesiastici.
…e chi è escluso dal beneficio
Viceversa, non possono fruire del bonus assunzione giovani 2023 le Aziende sanitarie locali, le Aziende sanitarie ospedaliere e le strutture sanitarie istituite dalle Regioni con legge regionale nell’ambito dei compiti di organizzazione del servizio sanitario. L’opportunità è preclusa anche a Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Enti di area vasta. Ma anche a Unioni dei comuni, Comunità montane, Comunità isolane o di arcipelago e loro consorzi e associazioni.
Nonché a Università, amministrazioni dello Stato, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado, le Accademie e i Conservatori statali, e le istituzioni educative. E lo stesso vale per le Università non statali legalmente riconosciute qualificate come enti pubblici non economici dalla giurisprudenza amministrativa e ordinaria. Idem per gli Istituti autonomi per case popolari e Ater non qualificati dalla legge istitutiva quali enti pubblici non economici. E per la Banca d’Italia, la Consob e le Autorità Indipendenti qualificate come amministrazioni pubbliche.
Niente possibilità di accesso al bonus assunzioni giovani anche per le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. Così come l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, amministrazioni, aziende e enti del Servizio sanitario nazionale. E infine le aziende e amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, Ipab e Aziende pubbliche di servizi alla persona.