Brutta gatta da pelare per Federer, in Svizzera non ha mai ricevuto critiche così aspre come quelle di questi giorni.
I compaesani di Roger Federer non ne vogliono più sapere, una fetta della popolazione elvetica sta insorgendo contro il tennista in questi giorni. E il motivo del contendere è semplice: la sua nuova residenza sulle rive del lago di Zurigo, il campione plurimilionario potrebbe vedersi ostacolato dalla sua stessa nazione.
È una delle personalità più famose nella storia della Svizzera, con 20 slam conquistati in carriera – 8 volte ha trionfato a Wimbledon, 6 agli Australian Open. Eppure quanto di buono fatto nello sport, sempre portando con sé i colori della propria patria, sembra esser stato cancellato in poche settimane. Gli abitanti di una cittadina lacustre hanno lanciato un grido d’allarme la cui eco si sta propagando in ogni dove.
Da molti è stata definita ‘Federer Town’ a testimonianza della maestosità dell’opera che verrà a costare oltre i 50 milioni di franchi. Al momento però è ancora solo nella mente dello studio di architettura. Già nel 2020 alcune associazioni ambientaliste avevano fatto la voce grossa, poi la pandemia e i lavori si erano interrotti. Ora pare che il sogno di Roger possa finalmente diventare realtà, a meno di intoppi dell’ultima ora.
Gli ambientalisti protestano, Federer va avanti
Il disegno della nuova mega residenza di Roger Federer che dovrebbe sorgere a Rapperswill-Jona, in Svizzera, è stato progettato da anni ormai. Un complesso enorme nella zona del lago di Zurigo che dovrebbe comprendere un totale di sei edifici, più una piscina e diversi campi da tennis. Parliamo di un’area complessiva di 18mila metri quadri.
Nel 2020 il tennista svizzero era stato già preso di mira dall’associazione ambientalista Aqua Viva poiché erano presenti diverse lacune all’interno della domanda edilizia presentata. In particolare all’epoca si faceva riferimento alla mancanza di dettagli riguardo la gestione di alcuni terreni contaminati. “Abbiamo dato un’occhiata ai documenti ed erano poco chiari”, ha dichiarato il manager Hanspeter Steinmetz.
Steinmetz ha poi sottolineato che non si trattava di certo di un’operazione intavolata perché sulle scartoffie campeggiava il nome di Federer ma solamente in considerazione del progetto. “Noi ci stiamo occupando solamente del problema che è emerso, avremmo agito ugualmente con qualsiasi altra persona” ha spiegato e poi sull’eventuale bonifica ha aggiunto: “I terreni contaminati dovranno essere tenuti d’occhio e resi salubri. Soprattutto bisogna assicurarsi che del materiale tossico non finisca in acqua”.
Non solo Aqua Viva ma anche Rives Publiques che si occupa del libero accesso a laghi e corsi d’acqua in Svizzera ha puntato il dito contro le istituzioni, sottolineando come la legge non venga applicata in egual misura. “Non bisogna fare eccezioni, la legge è la stessa per tutti. Roger Federer non è escluso” sono state le parole di Victor von Wartburg, l’ottantenne che ha fondato l’associazione.
Ora anche i cittadini insorgono contro Roger, ecco perché
I cittadini di Rapperswil-Jona sono tornati alla carica in questi giorni perché qualcosa comincia a muoversi. I lavori di costruzione infatti dovrebbero iniziare a breve, salvo imprevisti, e dovrebbero ammontare a una spesa totale che si aggira tra i 40 e i 60 milioni di franchi. Un’inezia se consideriamo che il patrimonio complessivo di Roger arriva a toccare i 750 milioni, cui vanno aggiunti i contratti in essere con gli sponsor.
L’idea è quella di realizzare sei edifici, ognuno sviluppato su uno o due piani. Un simil residence privato che potrà contare anche su un parcheggio sotterraneo e diversi impianti – una piscina a due passi dal lago e almeno due campi da tennis, uno all’esterno e uno al coperto. Una striscia di lungolago però è contesa, gli abitanti non vorrebbero privarsene. A favore delle proprie argomentazioni hanno spiegato che quel sentiero che si snoda sulla riva era già stato inserito nei piani regolatori dall’amministrazione.
La costruzione infatti andrebbe a sottrarne una sezione alla comunità, con tanti saluti ai panorami meravigliosi. È chiaro che si tratterebbe di un riparo strategico per lo sportivo, così da avere un po’ di privacy, la moglie Mirka e i suoi 4 figli ne gioverebbero. Al momento l’ex campione della racchetta non ha rilasciato dichiarazioni in merito ma non sembrerebbe intenzionato a mollare la presa. Secondo quando riportato dal portale watson.ch, l’area in questione sarebbe già predisposta per il rimessaggio delle barche.
Lo studio d’architettura sudafricano Saota, con cui Federer sta collaborando per da tempo per concretizzare il piano, ha pensato di installare un pontone di 20 metri in combinazione con un canale che andrà a ricoprire ben 140 metri quadri di spazio. È guerra aperta al momento e la popolazione è pronta a scendere in campo col coltello fra i denti pur di far valere i propri diritti.
Altri residenti sono molto meno agguerriti e, anzi, pensano che la presenza del tennista porterà più turisti a scoprire quell’angolo di mondo. Più di qualcuno sta porgendo un ramoscello d’olivo: per Roger c’è sempre posto negli hotel della zona, così da potersi godere l’avanzare dei lavori in santa pace.
