I messaggi sono crittografati end-to-end, ma solo a specifiche condizioni: meglio non fidarsi.
Avete sentito parlare della nuova funzionalità di Twitter? Sì, quella che promette messaggi super protetti con una crittografia degna di un film di spie. Peccato che anche Elon Musk, capo di tutto ciò che è tech e futuro, suggerisca agli utenti di provarlo, ma di “non fidarsi”.
Twitter si vanta di aver lavorato sodo sulla crittografia dei messaggi, un sistema di sicurezza che assicura che i messaggi non possano essere intercettati mentre vengono consegnati. Strano però, perché su WhatsApp ed altri sistemi di messaggistica questo è già possibile da un pezzo, ed è una tecnologia ampliamente implementata anche da aziende più piccole.
Di recente Twitter ha finalmente rilasciato quella che definisce la “prima fase” verso l’integrazione di questa tecnologia di sicurezza. Alla buon’ora, insomma, ma comunque il progetto è insufficiente. Perché, lo dicono loro stessi, il sistema non è completamente sicuro e gli utenti non dovrebbero fare affidamento su di esso per proteggere i messaggi.
Sul sito di supporto, Twitter afferma che “se qualcuno ci punta una pistola alla testa, non possiamo comunque accedere ai tuoi messaggi”. Ok, lo scenario è un po’ drammatico, ma l’idea sarebbe rassicurante, se non fosse che aggiungono: “non siamo ancora del tutto lì“. Come dire, stiamo lavorando per diventare invulnerabili, ma se ci punti una pistola, beh, potremmo avere qualche problema.
In parole povere, i messaggi non sono crittografati end-to-end, e potrebbero essere intercettati da chiunque abbia accesso ai server di Twitter. Un po’ come avere una porta blindata ma lasciare aperta la finestra del bagno. E non è finita qui, perché la funzionalità è disponibile solo se entrambi gli utenti sono verificati e pagano per il servizio di $8 al mese. E devono anche attivarlo manualmente!
Non fidarsi è meglio: il servizio ha troppe pecche
Poi, tutta una serie di limitazioni, anche dopo aver pagato: i messaggi non possono essere inviati a gruppi, non possono includere immagini o allegati, non possono essere uniti da nuovi dispositivi e sono supportati solo su un numero limitato di dispositivi per account. Inoltre, non offrono una protezione adeguata contro determinati attacchi informatici. Insomma, un sacco di limitazioni per un servizio che dovrebbe essere “sicuro”.
Twitter ha promesso di aggiornare la funzione per rimuovere alcune di queste limitazioni, e pare che arriveranno novità entro la fine dell’anno. In sostanza al momento abbiamo un servizio di messaggistica crittografata che non è totalmente sicuro, che non può essere utilizzata con tutti gli utenti, che deve essere attivata manualmente e che ha una serie di limitazioni. Il tutto per la modica cifra di $8 al mese. A voi va di provarlo?