Il Milan ha un nuovo attaccante. In un mercato che sta muovendo i suoi primi passi, la società di Cardinale inizia a puntellare la squadra.
Siamo a giugno, il periodo canonico delle vacanze dei calciatori, in attesa della nuova stagione che ripartirà a luglio con i raduni. È anche l’inizio del periodo più caldo, in tutti i sensi, per i direttori sportivi, e dirigenti vari, impegnati nel tentativo, spesso vano, di costruire squadre sempre più forti.
È il calciomercato. Con tutti i suoi strascichi di illusioni e con numerosi sogni tirati fuori dal cassetto per poi essere, quasi tutti, messi definitivamente da parte perché semplicemente irrealizzabili. Ma i club, grandi e piccoli, con le ambizioni più diverse, sono comunque tutti lì. Tutti pronti a vivere un’avventura sempre entusiasmante e che non si mai come andrà a finire. In quell’infinita griglia di partenza vi è anche il Milan, reduce da una stagione altalenante che è comunque terminata con il raggiungimento dell’obiettivo minimo preventivato, ovvero la partecipazione alla prossima Champions League.
Le ultime settimane sono state ricche di emozioni forti per i tifosi del Milan. Il 12 giugno è scomparso Silvio Berlusconi, per tre decenni presidente della società rossonera. Sotto la sua gestione si è potuta ammirare, probabilmente, la squadra italiana più forte di sempre. Guidata da Arrigo Sacchi, il Milan degli Olandesi Rijkaard, Gullit, Van Basten insieme, tra gli altri, a Tassotti, Maldini, Costacurta, Baresi, Ancelotti ha vinto in Italia, in Europa e nel mondo giocando un calcio che sapeva unire, come mai prima di allora, spettacolo e risultati.
Quel Milan è stata eletto migliore squadra italiana di sempre e la terza in assoluto nella storia del calcio, preceduta soltanto dal Brasile del Mondiale in Messico del 1970, vinto dai verdeoro di Pelé in finale contro l’Italia a dalla formazione più rivoluzionaria della storia, l’Ajax del calcio totale di Rinus Michels, guidato in campo dal genio di uno dei più grandi campioni della storia del calcio, Johan Cruijff. Nei giorni e nelle ore del lutto per la perdita dell’amato presidente, i tifosi rossoneri hanno potuto riassaporare quel ciclo incredibile di memorabili vittorie.
Una stagione deludente
E questo soltanto pochi giorni dopo il termine di una stagione che non li avrà soddisfatti del tutto. Dal Milan campione d’Italia in carica ci sia spettava qualcosa in più e quasi nulla è poi andato come desiderato.
La doppia sconfitta in semifinale di Champions League contro l’Inter ha rappresentato poi un doppio smacco, poiché l’eliminazione è venuta per mano dei rivali più acerrimi. E soltanto pochi giorni prima della scomparsa dell’ex presidente Silvio Berlusconi, una colonna portante di quel Milan epico, ovvero Paolo Maldini, è stato allontanato. Il direttore dell’Area tecnica rossonera è stato infatti sollevato dall’incarico a seguito delle profonde divergenze con la proprietà rappresentata da Gerry Cardinale.
Il pochi giorni il Milan più grande della storia è stato toccato nel vivo, attraverso due figure diverse ma parimenti leggendarie. Il Milan berlusconiano, con tutti i suoi irripetibili protagonisti, appartiene ormai alla leggenda. La società rossonera, per la sua storia, è però chiamata sempre a recitare un ruolo di protagonista assoluta. Paolo Maldini non c’è più ed ecco che il nuovo Milan voluto da Gerry Cardinale vedrà in prima linea figure quali quella di Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani.
Il tecnico Stefano Pioli, che Paolo, ad un certo punto della stagione, ha pensato di sostituire con il suo ex compagno di squadra nonché ex tecnico della Juventus, Andrea Pirlo, aumenterà il suo peso specifico all’interno della società, potendo avere maggiore voce in capitolo sul mercato. E il Milan sta facendo le sue valutazioni. Entrate e uscite dovranno sempre tenere d’occhio il bilancio, e anche qui la realtà rossonera non è molto diversa da quella delle altre società italiane.
Il Milan ha un nuovo attaccante
Stefano Pioli insegue un grande sogno, un tridente giovane, forte e dalle potenzialità devastanti: Chukwueze-Thuram-Leao. Quelli che…partono e non li fermi più.
Thuram rappresenterebbe, in tutto e per tutto, uno strappo alle regole gestionali della società. Costo del cartellino ed ingaggio del calciatore andrebbero oltre i parametri imposti da Cardinale. Ma se si vuole vincere…
Inseguire, e sognare, i grandi nomi è doveroso, soprattutto se ti chiami Milan. Ma trattasi di operazioni decisamente complesse per la cui eventuale conclusione i tempi richiesti sono necessariamente lunghi.
E allora ecco che diviene indispensabile chiudere operazioni soltanto apparentemente secondarie, come quella riguardante il giovane attaccante, classe 2002, Lorenzo Colombo. Il club rossonero ha infatti deciso di contro riscattare il giovane talento dopo l’avvenuto riscatto da parte del Lecce. Un’operazione che lasciava presagire il prosieguo della sua avventura con la maglia giallorossa dei salentini. Il Milan ha invece inviato un segnale molto forte a Colombo, mostrando quanto il club, e Stefano Pioli, credano nelle sue potenzialità.
Il 2002, a questo punto, non è escluso che rimanga nella rosa della prima squadra in vista della prossima stagione 2023-2024. L’addio burrascoso di Paolo Maldini e la scomparsa dell’ex presidente Silvio Berlusconi hanno montano, negli occhi e nel cuore dei tifosi rossoneri, un’irrefrenabile nostalgia. In questi giorni sta nascendo il nuovo Milan di Gerry Cardinale. Le idee sono tante, e buone, occorre soltanto concretizzarle. Come faceva “il presidente“.