L’UE spinge per fare riforme che rendano l’economia europea più efficiente e conveniente per le imprese e i cittadini.
In questo momento, la maggior parte delle banche impiega tra i due e i tre giorni per trasferire i soldi da un conto a un altro con il bonifico. I bonifici istantanei sono offerti da molti istituti, ma nella maggior parte dei casi sono a pagamento. La Commissione europea sta lavorando per cambiare questa situazione. Recentemente ha presentato una proposta di legge per obbligare le banche a offrire pagamenti istantanei in euro senza costi aggiuntivi.
La proposta consentirebbe alle persone di trasferire denaro in qualsiasi momento del giorno, qualsiasi giorno della settimana e in pochissimo tempo, questione di secondi. Soprattutto, gli utenti non dovranno più pagare una commissione.
Si tratterebbe di un notevole progresso rispetto ai pagamenti con carta tradizionali o ai bonifici bancari, che possono richiedere fino a tre giorni.
In parole semplici: le banche finalmente farebbero ciò che PayPal e altri servizi fanno da anni. Mairead McGuinness, responsabile dei servizi finanziari dell’Unione europea, ha definito questo cambiamento “molto importante e paragonabile al passaggio dalla posta elettronica alla e-mail“.
Ha affermato che un cambiamento di questo tipo è particolarmente importante in un momento in cui il continente si trova di fronte a bollette energetiche alle stelle e a una crisi dei costi di vita, una situazione in cui “ogni centesimo conta“.
Un’impennata nella liquidità
Questa misura potrebbe migliorare significativamente la liquidità delle famiglie e delle imprese. Potrebbe anche far risparmiare per le piccole e medie imprese, in particolare per i rivenditori.
In un qualsiasi giorno, quasi 200 miliardi di euro sono bloccati in transito nel sistema finanziario. Con i bonifici istantanei gratuiti, questi soldi ora potrebbero essere liberati e immessi più rapidamente nell’economia, secondo la Commissione.
In altre parole, non ci sarà più bisogno di fissare il proprio conto bancario per giorni aspettando che arrivi la propria busta paga. Le persone potranno iniziare a spendere i soldi guadagnati nel momento stesso in cui il datore di lavoro trasferisce i soldi.
Cosa cambierà?
La misura consentirà ai consumatori di effettuare pagamenti istantanei nei negozi. Ad esempio, si potranno utilizzare i codici QR invece di una carta di credito o debito per pagamenti tra privati. Sarà più facile anche dividere il conto di un ristorante o acquistare qualcosa di seconda mano.
L’organizzazione dei consumatori europei BEUC ha accolto con favore la proposta, affermando che i bonifici istantanei gratuiti renderanno i pagamenti “più sicuri e convenienti“.
Attualmente, alcune banche addebitano una commissione molto più alta per un trasferimento istantaneo rispetto a quanto fanno per i trasferimenti tradizionali. In alcuni casi, si arriva fino a 30 euro di commissione.
Secondo le rilevazioni della Commissione Europea, solo l’11% di tutti i bonifici in euro nell’UE erano istantanei all’inizio del 2022.
Secondo molti commentatori, questi interventi sono necessari per garantire che l’economia del blocco europeo rimanga competitiva nell’era digitale.
La proposta di legge necessita dell’approvazione degli Stati membri dell’UE e del Parlamento europeo per diventare legge. Se approvata, le banche della zona euro avrebbero sei mesi di tempo per adeguarsi ed essere in grado di ricevere pagamenti istantanei in euro e un anno per essere in grado di inviarli. Le banche altrove nell’UE avranno 24 mesi per adeguarsi alle nuove regole.
La misura arriva in un contesto di più ampie riforme finanziarie dell’UE. Tra le novità più importanti a cui l’UE sta lavorando c’è il tanto atteso lancio di un euro digitale.
Il denaro digitale europeo è in arrivo
Qualche anno fa la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato di essere interessata alla creazione di una versione digitale dell’euro. La BCE ha osservato da vicino l’ascesa delle criptovalute private come Bitcoin e ha individuato le opportunità di un simile modello economico.
Ora si sta finalmente attivando con un progetto proprio. Quello in auge è quello di creare un euro digitale che potrebbe essere lanciato nei prossimi anni e diventare un nuovo mezzo di pagamento sicuro per i cittadini dell’Eurozona.
“Il nostro lavoro mira a garantire che nell’era digitale i cittadini e le imprese continuino ad avere accesso alla forma più sicura di denaro, il denaro della banca centrale“, ha dichiarato Christine Lagarde, presidente della BCE.
Un euro digitale, già definito da molti “e-euro“, sarebbe essenzialmente una versione elettronica delle banconote e delle monete in euro. I soldi dei risparmiatori sarebbero conservati in un portafoglio digitale direttamente presso la BCE, anziché presso una banca commerciale.
L’euro digitale si differenzia dalle criptovalute perché è supportato dalla Banca Centrale Europea e quindi la sua stabilità è garantita. Sarebbe anche più sicuro rispetto al mantenimento dei depositi presso le banche tradizionali, che potrebbero fallire, o al possesso di denaro contante che potrebbe essere perso o rubato.
L’idea è creare un modo rapido, semplice e sicuro per effettuare pagamenti e consentire la concorrenza con le società di carte straniere come Visa e Mastercard o i servizi di pagamento digitale come PayPal. In tutti questi settori, finora, non sono emersi attori europei forti.
Attualmente, molte altre banche centrali di nazioni in tutto il mondo stanno lavorando su versioni digitali delle proprie valute.
Come sarà progettato l’euro digitale?
Maria Demertzis, esperta di economia a livello europeo, ha affermato che i pagamenti quotidiani non saranno molto diversi da come sono ora. Probabilmente ci sarà un’app per gestire il tutto.
Molti esperti hanno già analizzato i possibili rischi di un simile strumento. Se si vuole che l’euro digitale assomigli il più possibile al contante, è necessario fare uno sforzo per renderlo anonimo. La BCE ha già affermato che ci sarà l’anonimato per importi di piccole dimensioni. Ma man mano che si inizia a pagare importi più grandi, il pagamento non sarà più anonimo.
La Banca Centrale Europea ha condotto una consultazione pubblica sull’euro digitale. Le preoccupazioni emerse riguardano principalmente la privacy (43%), che è stata la percentuale più alta, seguita dalla sicurezza (18%), dall’usabilità in tutta l’Eurozona (11%), dall’assenza di commissioni aggiuntive (9%) e dall’usabilità offline (8%).
