La leggenda del motociclismo Valentino Rossi ha spiegato il perché della scelta del numero 46 che è poi diventato iconico nel mondo delle due ruote.
Valentino Rossi è stato uno dei più grandi piloti di motociclismo della storia. Una leggenda del mondo delle due ruote, ma anche dello sport in generale. Il pilota ha appeso il casco il chiodo nel 2021, con la scorsa stagione di MotoGP, che ha poi visto la vittoria dell’altro italiano Pecco Bagnaia, che è stata la prima senza di lui dopo 26 anni di onorata carriera.
Valentino Rossi ha vinto 9 titoli mondiali: 7 nella 500/MotoGP, di cui cinque consecutivi tra 2001 e il 2005, 1 in 250 e in 125. L’ex pilota di Tavullia ha corso 432 gare conquistando 115 vittorie e salendo sul podio in 235 occasioni, portando a casa un totale di 6.357 punti. In bacheca può contare inoltre 65 pole position e 96 giri veloci in gara.
Il nome di Rossi è però comunque rimasto legato al Motomondiale anche senza la sua presenza in sella. Il 9 volte iridato è infatti fondatore del VR46 Racing Team, squadra che gareggia in Moto3, Moto2 e MotoGP. A livello giovanile c’è poi la VR46 Riders Academy, un team che si prefigge il compito di formare nuovi talenti del motociclismo.
Valentino non ha però abbandonato del tutto le gare. È infatti passato alle quattro ruote entrando a far parte del GT World Challenge Europe, il campionato di Gran Turismo che quest’anno lo vede impegnato come pilota ufficiale della BMW. Ma insieme a Valentino Rossi è diventato iconico anche il numero 46 portato per tutta la sua carriera sul cupolino della sua moto. Ed è stato lo stesso pilota a spiegare perché da giovane ha scelto proprio quel numero.
In una intervista al podcast di Gianluca Gazzoli, Valentino Rossi si è raccontato a 360° parlando di tutta la sua carriera, dai successi alle sconfitte passando anche per la cocente delusione del 2015 quando Marquez lo portò a non vincere il suo decimo titolo mondiale. In questa intervista, la leggenda di Tavullia ha anche spiegato perché da giovanissimo scelse il numero 46 che lo ha poi accompagnato per tutta la sua incredibile e trionfale avventura nel motomondiale.
“Nel 1979 quando sono nato papà Graziano fece la sua miglior stagione nella 250 e aveva il 46. Poi da piccolo ero molto appassionato di piloti giapponesi e c’era una wildcard in 125 che fece Suzuka una gara straordinaria sul bagnato”. Il racconto di Valentino che ha poi spiegato come è arrivata la decisione.
“Quando sono arrivato in 125, Uncini che si occupava di queste cose mi chiese quale numero volessi. Pensai fosse un momento importante, ne volevo uno che mi durasse per tutta la carriera, cosa che all’epoca non si faceva. E allora scelsi il 46 per queste due cose”. Ed è così che è nata la leggenda del numero 46 di Valentino Rossi.
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