Tutti possiamo incappare in vendite fraudolente online e perdere i nostri soldi. Conoscendo le dinamiche e le Leggi ci difenderemo al meglio.
Sembra impossibile eppure ogni giorno vengono perpetrate milioni di truffe ai danni di poveri ignari. Quando accade una cosa del genere ci sentiamo frustrati, arrabbiati, delusi e anche preoccupati, soprattutto perché non sappiamo come recuperare il denaro perduto.
Per capire l’entità del fenomeno, basta rifarsi ai dati inerenti il primo semestre del 2022. In soli 6 mesi, solo in Italia, ci sono stati più di 7 mila casi di frode online, per un valore di quasi 50 milioni di euro sottratti indebitamente. Quasi 2 mila sono state le persone indagate.
In testa alla classifica troviamo le truffe nel trading online, che hanno regalato ai malfattori cifre da record: 40 milioni di euro. Ma le truffe in rete possono coinvolgere qualsiasi settore: basti pensare alle case in affitto – ad uso residenziale e soprattutto per le vacanze – ai contratti di energia/telefonia, alle assicurazioni Rc auto, ai falsi concorsi e chi più ne ha più ne metta.
Come difendersi dalle vendite fraudolente online?
Per prima cosa, è opportuno comprendere che le frodi sono frequentissime e potremmo caderci tutti, in qualsiasi momento.
I criminali sono sempre più bravi a ideare truffe e giocano sui “punti deboli” della mente umana: la paura di aver preso un pacco, il desiderio di spendere poco per un affitto, la necessità di risparmiare sulle tariffe di vari servizi, e persino i timori relativi ai propri cari.
Possiamo attuare numerose strategie per difenderci da questi attacchi, sia prima sia quando abbiamo il dubbio di essere di fronte ad una truffa. Se riceviamo una email, un SMS, una telefonata sospetta non dobbiamo avere il timore di approfondire e indagare, anche (o forse soprattutto) se il mittente del messaggio è un Ente, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, la Polizia… e sicuramente se il tono del messaggio è allarmante, lievemente intimidatorio quando non proprio minaccioso, o al contrario troppo persuasivo e accomodante.
Nell’uso del pc, e dei dispositivi che si collegano alla rete, dobbiamo creare account sicuri, e impostare password non facilmente intuibili. Come la data di nascita, il nome e cognome, o sequenze di numeri in fila, parole di senso compiuto eccetera. Le password, anche se efficaci, devono essere cambiate spesso, e ovviamente non annotate su bigliettini all’interno del portafogli.
- Mai cliccare su link di dubbia provenienza arrivati da mittenti sconosciuti;
- verificare l’indirizzo email del mittente;
- digitare in un’altra scheda il nome dell’ente o mittente per non visitare siti web contraffatti;
- verificare l’autenticità del negozio, azienda o ufficio prima di acquistare un prodotto o erogare dei soldi;
- per quanto riguarda le assicurazioni Rc controllare che la società che ci sta vendendo il contratto possa operare anche in Italia;
- non anticipare soldi per una cauzione immobiliare o per una vacanza, piuttosto affidarsi a siti credibili e con maturata reputazione.
Sono vittima di una truffa, come posso riavere indietro i miei soldi?
Se nonostante le accortezze siamo caduti in una truffa, dobbiamo agire per tutelare i nostri diritti ma anche per evitare che i malviventi danneggino altre persone.
La prima cosa da fare è tenere le prove (bonifici, email eccetera) e andare subito a sporgere denuncia alla Polizia Postale. Possiamo farlo negli uffici fisici oppure dal portale ufficiale online. La denuncia funziona come le altre, ovvero dovremo fornire le nostre generalità, e raccontare l’accaduto.
In caso di perdita ingente di denaro, meglio affidarsi anche a un avvocato, che saprà pianificare un’azione decisa per risolvere la questione. I professionisti conoscono anche tutte le procedure mentre un cittadino può trovarsi spiazzato di fronte alla burocrazia, che purtroppo c’è anche nel comparto delle vendite fraudolente.
Chi desidera recuperare i soldi perduti dovrà sporgere querela, perché solamente così le Forze dell’Ordine avranno i mezzi per agire. Trovando i responsabili, infatti, la vittima potrà ottenere i soldi indietro e anche eventuali risarcimenti danni. I malviventi, quando viene provata la loro colpevolezza, rischiano sanzioni pesanti, anche di migliaia di euro.
Attenzione a questi casi in cui non si avranno mai i soldi indietro
Le Forze dell’Ordine sono sempre dalla parte dei cittadini e di chi è caduto vittima di truffa. Purtroppo però in alcuni casi anche loro hanno “le mani legate“.
Alcune delle truffe più comuni sono quelle ai danni di correntisti bancari o postali. Sempre con messaggi fraudolenti invitano le vittime a fornire le credenziali del conto e/o a fare bonifici.
Purtroppo sono numerosissimi i casi in cui né Poste Italiane né i vari Istituti Bancari hanno riconosciuto i danni, e non hanno rimborsato i loro clienti. Questo avviene quando è il cliente stesso che dà ai ladri il modo di prelevare il denaro.
Poste e le Banche si difendono affermando – e in realtà come negarlo – che offrono tutti gli strumenti di sicurezza necessari: la doppia autenticazione, le password dell’App e così via.
È un po’ come se dessimo le chiavi dell’auto a uno sconosciuto e poi denunciassimo il furto. Se l’auto non risulta scassinata non avremo il risarcimento. Lo stesso vale per i conti e i depositi, quindi vale la pena prestare la massima attenzione.