Lucas ha fatto commuovere il dottor Nowzaradan: il chirurgo di Vite al Limite ha ripensato a tutto ciò che ha fatto per lui.
Le storie di Vite al Limite continuano ancora a tenere incollati i telespettatori al video, ma soprattutto a commuovere tutti, compreso il fautore di tutto questo: il dott. Nowzaradan.
Sin da quando è apparso per la prima volta in televisione negli Stati Uniti, il reality show My 600-lb Life (La mia vita di 600 libbre, in Italia tradotto con “Vite al Limite”) ha avuto subito un forte impatto sul pubblico ed un successo importante.
Le storie di questo reality sono prese dalla realtà, e la decisione di dedicare un dietro le quinte ad uno dei problemi più seri e diffusi al mondo quale l’obesità, ha portato il format ad essere trasmesso anche fuori dagli States.
In Italia Vite al Limite è sbarcato su Real Time nel 2013, ed immediatamente anche i telespettatori italiani si sono appassionati alle storie dei pazienti del dottor Nowzaradan, il chirurgo che ha il difficile compito di salvare letteralmente la vita a molti uomini e donne che arrivano alla clinica di Houston, dove lavora e opera.
Il reality è diviso in episodi, ognuno dei quali racconta la vita di un paziente che si reca dal chirurgo iraniano per dire addio ai suoi problemi di obesità, che nella maggior parte dei casi mettono a serio rischio la sua salute. Ogni puntata segue dall’inizio la storia del paziente, che racconta il dramma che lo ha portato a soffrire di obesità patologica, fino al dopo l’intervento nella clinica di Houston, per vedere come è stata la ripresa di una vita normale.
Purtroppo però, non sempre le cose vanno come si spera, e ci sono state storie che sono finite in tragedia, con pazienti che non sono riusciti a sopravvivere alle loro condizioni di salute già gravemente compromesse.
Youdan Nowzaradan è il protagonista assoluto di Vite al Limite, ma soprattutto protagonista del delicato lavoro che porta avanti per aiutare i suoi pazienti affetti da grave patologia di obesità.
I pazienti arrivano allo studio del chirurgo iraniano in condizioni di salute generale già fortemente compromesse, e per questo quello di Nowzaradan risulta essere un percorso molto difficile, dove la collaborazione e la forza delle persone può fare la differenza. Ma a volte non basta, e purtroppo alcuni dei protagonisti hanno perso la vita.
“La bilancia non mente, le persone sì”, ha scritto il chirurgo nella sua biografia sulla pagina ufficiale Instagram, dove è seguito da 720 mila followers. Parole forti ma vere, che spiegano la più importante delle basi di partenza per il suo lavoro: dirsi la verità, guardarla ed affrontarla. Il percorso dei pazienti raccontati in Vite al Limite è un cammino tortuoso e difficile, pieno di curve e dove il rischio di finire nel burrone è dietro l’angolo.
Le immagini presenti nel reality sono molto forti, con persone riprese nell’impossibilità di effettuare i più semplici movimenti a causa del peso eccessivo, che è sempre tra i 250 e i 300 chili di partenza. Arrivati nella clinica di Houston, i pazienti vengono indirizzati dal dottor Nowzaradn verso un primo percorso, che è quello di perdere peso per arrivare ad effettuare l’intervento di inserimento del bypass gastrico.
Storie e percorsi difficili, tormentati, a tratti drammatici, che hanno tenuto incollati alla televisione milioni di telespettatori, che ad ogni puntata si commuovono e si affezionano ai protagonisti delle storie di Vite al Limite.
Tra le tante storie raccontate a Vite al Limite, c’è quella del giovane Lucas Higdon, anche lui arrivato alla clinica del dottor Nowzaradan con un grave problema di obesità.
Lucas a poco più di 30 anni pesava già 280 kg, e il peso che ha raggiunto non è stato solo un grande ostacolo per la sua vita quotidiana, ma anche per la sua famiglia, che lo ha accolto nuovamente in casa dopo che l’uomo aveva perso il lavoro di fattorino a causa dell’impossibilità di muoversi.
Il ritorno in una casa così problematica, quella dalla quale sono nati tutti i suoi problemi (non si era mai sentito amato e considerato, e per questo si è rifugiato nel classico cibo spazzatura), è stato per Lucas un motivo di sconfitta ma anche di voglia di riscatto.
Lucas ha raccontato di aver già superato la soglia dei 70 chili a soli 10 anni, e questo malessere psicologico l’ha portato all’aggravarsi della situazione da adulto, quando ai suoi sogni di girare il mondo ha dovuto rinunciare per intraprendere il lavoro di fattorino.
L’incontro con il dr. Nowzaradan è stato fondamentale, e l’ha aiutato a perdere quasi 40 chili, quelli necessari all’operazione per il bypass gastrico. Ma non solo: Lucas ha seguito alla lettera i consigli e le indicazioni del dottore, cambiando stile di vita.
Oggi Luca è rinato, ed ha perso in totale circa 100 chili. La sua passione per lo sport, che già aveva da bambino, e la costanza negli allenamenti, lo ha portato ad essere un uomo nuovo. Complice anche il percorso di terapia psicologica iniziato, Lucas ha anche potuto realizzare il suo sogno di lavorare nel settore IT, diventando riparatore di computer.
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