Vite al limite, il giovane paziente si toglie la vita all’improvviso: l’hanno ritrovato così

Ennesima tragedia da Vite al Limite, il programma si tinge di grande dolore con una morte clamorosa. Il giovane paziente si è tolto la vita.

Il programma, mandato in onda da Real Time, ha sicuramente riscosso un grande successo perché ci ha portato al centro di storie incredibili e spesso di redenzione. Stavolta però il racconto è drammatico e la fine decisamente tragica.

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Vite al limite, il paziente si toglie improvvisamente la vita – (Credit Instagram@younannowzaradan) – grantennistoscana.it

La storia che vi stiamo per raccontare è quella di James Bonner che era arrivato a superare i 290 chilogrammi di peso. Con l’aiuto del dottor Younan Nowzaradan il ragazzo era riuscito a rialzare la testa, ma poi per lui la fine è stata veramente molto cruda. Dopo aver partecipato alla sesta stagione del programma la sua vita è parecchio cambiata, fino a che sono stati numerosi i punti interrogativi sorti nella mente del pubblico non più in grado di avere sue notizie.

L’ingresso nel programma era arrivato sulla scia di tutti gli altri protagonisti del reality, infatti il ragazzo aveva chiesto aiuto per migliorare la sua vita ormai davvero sull’orlo del baratro. Proprio il vissuto quotidiano aveva portato James a capire di avere bisogno dell’intervento di uno specialista, di qualcuno che potesse guidarlo verso la salvezza. Il Dr.Now ci ha messo come sempre la sua grandissima professionalità anche se stavolta non è bastata.

Cosa è successo a James Bonner di Vite al Limite?

James Bonner era piombato in uno stato di grave obesità per un brutto incidente stradale di cui era stato protagonista nel 2013, cinque anni prima di partecipare a Vite al Limite. Il ragazzo aveva perso una gamba e questo lo aveva portato a vedere l’unica via di salvezza nel cibo e nell’alcol. Inizialmente non si rese conto che il suo peso stava aumentando in maniera spropositata, fino che la situazione uscì totalmente dal suo controllo. Sicuramente il programma fu importante per lui perché dopo un anno in cui era stato seguito era riuscito a perdere oltre 140 chili, scendendo comunque al peso non proprio ancora accettabile di 148 chilogrammi.

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James Bonner, la sua storia a Vite al limite – (Credit YouTube TLC) – grantennistoscana.it

Il percorso di James lo portò a netti miglioramenti fino alla possibilità di ricorrere alla chirurgia della fascia gastrica. Inoltre riuscì a vincere anche la lotta contro l’alcool, allontanandolo dalla sua vita. Una crescita che aveva fatto pensare al meglio per il ragazzo, ma nessuno si poteva aspettare che dietro l’angolo per lui si celasse una fine atroce, imprevedibile e impossibile da accettare.

La sua tragica fine

Improvvisamente arrivò come un fulmine a ciel sereno la notizia della morte del ragazzo di Lexington in Carolina del nord. A soli trent’anni il 2 agosto del 2018 si era tolto la vita. Una tragedia che arrivò appena sei mesi dopo la messa in onda della sua storia negli Stati Uniti d’America. Il ragazzo fu ritrovato senza vita da un agente di polizia del dipartimento dello sceriffo della sua contea. I vicini, dopo non aver visto il ragazzo per alcuni giorni, avevano chiamato le forze dell’ordine per accertarsi che tutto andava bene. Da lì purtroppo arrivò la tragica notizia.

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James Bonner, la sua tragica fine dopo i traguardi ottenuti -(Credit YouTube) – grantennistoscana.it

Il corpo dell’uomo fu trovato senza vita in un parco vicino casa sua, come riportato da TMZ che ha parlato di una ferita di arma da fuoco alla testa in grado di provocare una profonda lacerazione cerebrale. Decisamente doloroso è stato leggere e capire dopo la richiesta d’aiuto lanciata dall’uomo attraverso il suo profilo di Facebook dove, prima di andarsene via per sempre, ringraziava chi lo aveva aiutato durante il viaggio e sottolineando che era ancora costretto, nonostante i miglioramenti, a lottare con i demoni che riempivano la sua testa.

Oggi sono numerose le pagine celebrative che lo ricordano anche perché il ragazzo era di compagnia, simpatico e sempre positivo in grado di arrivare al cuore delle persone e abile a dare sostegno a chi glielo chiedeva nonostante molto spesso fosse lui ad averne bisogno. Inutile negare che con lui il Dr.Now è stato come sempre perfetto, ma nonostante questo c’era un dolore troppo grande dentro al cuore di questo ragazzo che non gli ha permesso di riprendere in mano la sua vita.

Quanti pazienti morti dopo Vite al Limite?

Vite al Limite è un programma che si è preso anche una grossa dose di polemiche da parte del pubblico, nonostante questo sono molte le persone che hanno superato i loro problemi grazie al Dr.Now. Si deve poi capire che i personaggi arrivavano in condizioni critiche e davvero difficili da sostenere, strade senza via di ritorno, che costringevano il personale a compiere uno sforzo importante. Non è dunque strano pensare e capire che alla fine del programma sono stati tanti quelli che non ce l’hanno fatta.

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Purtroppo non sono pochi i pazienti morti dopo la partecipazione a Vite al limite – (Credit Instagram@younannowzaradan) – grantennistoscana.it

Partiamo dalla prima stagione, Henry Foots è morto a 54 anni, sette dopo la fine della trasmissione. Diciassette anni è sopravvissuta Ashley Randall che era entrata nel programma a 23 anni e si è spenta nel 2021 a 40. Passando alla terza stagione tra le storie più dolorose c’è da raccontare quella di Laura Perez, 41enne di San Antonio in Texas, la donna scomparve sette anni dopo nel novembre del 2021. Nel febbraio del 2019 si spense invece Sean Milliken a soli 29 anni tre anni dopo la cura del Dr.Now. Robert Buchel è stato uno dei personaggi più controversi della storia del programma infatti era entrato che pesava 382 kg e si è spento al nono mese di riprese nonostante fosse sceso a 228.

C’è poi da raccontare la storia di Renee Biran che riuscì a sopravvivere dai 53 anni ai 56 scomparendo nel maggio del 2021. Saltando invece alla settima stagione parliamo di Destinee Lashaee che è morta nel febbraio del 2022 quattro anni dopo la trasmissione. Anche Kelly Mason è morta durante le riprese, precisamente al decimo mese e dopo aver perso tantissimo peso passando da 329 kg a 174. Gina Krasely è morta a soli trent’anni due dopo aver partecipato a Vite al Limite invece Coliesa McMillian è scomparsa poco dopo aver partecipato alla trasmissione. Insomma come detto molte storie sono state tragiche, ma altre hanno portato dei successi incredibili. Come in tutte le sfide difficili infatti c’è stato il rovescio della medaglia con tanti protagonisti che hanno dovuto salutare questa terra e tanti che invece hanno trovato la forza per riabbracciare la loro vita.

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