Tragedia a Vite al Limite: Kelly aveva perso moltissimi chili grazie al dottor Nowzaradan, ma poi è successo davvero l’impensabile.
I veri e propri amanti di Vite al Limite sanno benissimo che nel corso di queste dieci edizioni del programma è successo davvero di tutto. A rendere ancora più interessante ed indimenticabile lo show di Real Time, infatti, non sono solo le numerose e sconvolgenti trasformazioni che si sono alternate e che continuano ad alternarsi, ma anche i diversi colpi di scena di fronte a cui è davvero impossibile rimanere impassibili.
Tra le tantissime storie che sono state raccontate nel corso di queste edizioni di Vite al Limite, una tra tante ha catturato immediatamente l’attenzione di tutti. Parliamo, infatti, di una vicenda che aveva tutte le carte in regola per rivelarsi indimenticabile, ma che poi si è conclusa in una vera e propria tragedia.
In molti si ricorderanno la storia di Kelly Mason. Entrata a far parte della clinica di Houston per il suo peso eccessivo, la giovanissima donna si è immediatamente rimboccata le maniche per riprendere in mano le redini della sua vita. In realtà, ci era anche riuscita ed anche lei, così come tanti altri, aveva davvero perso tantissimi chili durante la sua permanenza in clinica. Gli effetti che i chili di troppo avevano provocato sul suo stato di salute generale, però, hanno iniziato a farsi sentire proprio quando lei ha iniziato a dimagrire. E la tragedia, purtroppo, è stata inevitabile.
Vite al Limite, la storia di Kelly Mason finisce in tragedia: cos’è successo
Tutto si sarebbe immaginata dal suo percorso nella clinica di Houston tranne che, quando sembrava essere rinata e pronta a riprendere in mano la sua vita, sarebbe morta. È questo, però, quello che è successo a Kelly Mason di Vite al Limite, che ha lasciato tutti di stucco. All’epoca della sua partecipazione al famoso programma di Real Time, la donna pesava ben 329 kg. E, grazie al regime alimentare impostole dal dottor Nowzaradan, ne era riusciti a perdere la metà.
Stanca di dover combattere con quei chili di troppo, Kelly Mason ha scelto di partecipare a Vite al Limite per dare una vera e propria svolta alla sua quotidianità. Oltre ad essere consapevole che in quello stato non poteva andare avanti per chissà altro tempo, a spingerla a chiedere aiuto sono state anche le sue tragiche condizioni di salute.
L’obesità, purtroppo, è una patologia silenziosa, le cui conseguenze non sono affatto da prendere in considerazione. C’è chi, infatti, riesce a salvarsi senza troppi problemi – e ce lo conferma la storia di Aaron Washer – e chi, purtroppo, non ce la fa. È quello che è successo a Kelly Mason e, purtroppo, a tantissimi altri pazienti di Vite al Limite.
Giunta al decimo mese di permanenza all’interno della clinica di Houston, Kelly Mason si è sentita male durante la notte ed è morta, lasciando tutti di stucco. Non solo il pubblico è rimasto completamente senza parole di fronte ad un episodio del genere, ma anche tutto lo staff medico e persino il chirurgo iraniano non hanno potuto fare a meno di esprimere il loro dispiacere di fronte a questo brutto accaduto.
Cosa ha causato la morte di Kelly?
Seppure siano passati diversi anni dalla morte di Kelly Mason a Vite al Limite, la domanda che in tantissimi si fanno ancora è: com’è potuta succedere una cosa del genere? Quando si prende parte al programma di Real Time e si inizia un nuovo capitolo della propria vita, non si dovrebbe essere più sotto controllo? Allora, com’è potuto morire Kelly sotto gli occhi di tutti?
La morte di Kelly Mason non ha nulla a che fare con il suo dimagrimento e né tantomeno con il suo percorso riabilitativo nella clinica di Houston. Purtroppo, come dicevamo poco fa, la dipartita della quarantunenne è stata una conseguenza della sua pregressa obesità. Nonostante avesse perso più di 150 kg, arrivando a pesarne 174 kg, il cuore della Mason era piuttosto malandato. E non ha più resistito nella notte del 16 febbraio 2019.