La storia più drammatica di Vite al Limite lascia tutti di stucco: finisce tutto in tragedia, il pubblico è senza parole.
Vite al Limite è uno di quei programmi televisivi che ha la capacità di sorprendere sempre il suo pubblico. È stato in grado di farlo nel corso della prima edizione, vista come una grande novità dal pubblico, e continua a farlo ancora adesso nonostante siano passati più di 10 anni dalla puntata d’esordio.
Chi è un amante di Vite al Limite sa benissimo che nel corso di queste dieci edizioni del programma è successo davvero di tutto. Non solo, infatti, si sono alternate importanti e clamorose trasformazioni, ma anche storie che hanno lasciato davvero il segno. Ne è l’esempio l’avventura di questo paziente, che – fattosi conoscere nel corso della sesta stagione del programma – ha catturato l’attenzione di tutti.
Entrato a far parte del programma con un peso superiore ai 350 kg, il ‘cadetto’ di Nowzaradan ha raccontato la sua drammatica storia, riuscendo a toccare il cuore di tutto il pubblico del programma in un vero e proprio batter baleno. Purtroppo, la sua avventura nello show di Real Time è finita in tragedia. Nonostante questo, però, ancora adesso continua ad essere amatissima.
Vite al Limite, la drammatica storia scioglie il cuore: trasformazione record
Tutti gli appassionati di Vite al Limite, sicuramente si ricorderanno di lui. Parliamo di Robert Bucherl, protagonista indiscusso della sesta stagione del programma. Arrivato in clinica con ben 382 kg, il quarantunenne del New Jersey ha immediatamente dimostrato quanto fosse immensa la sua voglia di rinascita, lasciando tutto il pubblico di stucco. Ricordate com’era ai tempi di Vite al Limite? Eccolo:
I chili che Robert era costretto a portarsi dietro da troppi anni, da come si può chiaramente comprendere, erano piuttosto eccessivi e non gli davano la possibilità di condurre una vita normale. Il suo sogno, inoltre, era quello di a convolare a nozze con la sua compagna di allora, ma era ben consapevole che con quella forma fisica non sarebbe stato in grado di percorrere l’intera navata. È questo, quindi, che l’ha spinto a rivolgersi a Nowzaradan e a rimboccarsi immediatamente le maniche per dimagrire e ritornare in forma.
Abituato a mangiare di tutto dopo una forte e grave depressione, Robert si è reso conto troppo tardi che non ci sarebbe stato nulla da fare se non si fosse impegnato per dimagrire. E così, grazie alla sua partecipazione a Vite al Limite e all’aiuto del dottor Nowzaradan, è riuscito a pesare 228 kg. Un traguardo impressionante, proprio come quello di Justin, che prometteva tanto altro di buono, ma che invece si è interrotto da un momento all’altro per una drammatica tragedia.
Il drammatico epilogo
Così come la trasformazione di Diana Bunch anche quella di Robert è stata piuttosto esemplare. Il giovane, come dicevamo, è entrato a far parte della clinica di Houston con un peso che superava di gran lunga i 350 kg e ne è uscito completamente cambiato.
Seguendo alla lettera il programma di dimagrimento del dottor Nowzaradan, infatti, Buchel è riuscito a ritornare in forma, perdendo più di 150 kg. Tutto sembrava stesse andando per il meglio, quindi, e Robert era sempre più intenzionato a raggiungere il suo record personale, ma qualcosa non è andato per il verso giusto.
Stando ad alcune notizie che trapelano sul web, infatti, sembra che Robert fosse ricoverato in clinica per sottoporsi all’intervento di chirurgia bariatrica, ma che un arresto cardiaco gli sia stato fatale. Nonostante l’intervento immediato dello staff medico, per il paziente del dottor Nowzaradan non c’è stato nulla da fare.
Alla lunga lista dei pazienti che, purtroppo, non ce l’hanno fatta e che, per un motivo o per un altro, hanno perso la vita dopo Vite al Limite, si aggiunge anche quella di Robert Buchel. Tuttavia, la storia del quarantunenne del New Jersey continua ad essere ancora adesso ricordata con immenso affetto. Un paziente come lui, dedito ed interessato a ritornare in forma e, soprattutto, disposto a seguire tutti i consigli del dottor Nowzaradan, non s’incontrano sempre.