Se stai progettando di diventare madre e mettere al mondo una nuova creatura, prima ci sono delle domande che ti dovresti porre.
Un figlio non è un gioco. Dal momento in cui emette il primo vagito, si stringe una sorta di patto tacito tra la madre, il padre e il proprio bambino, un essere indifeso che non ha chiesto di venire al mondo.
Servono attenzioni e cura costante per garantire il benessere – la felicità infatti è un fatto fin troppo personale – di un altro piccolo esserino che dipende in tutto e per tutto dalla mamma e dal papà, i pilastri della sua vita fino a che non sarà pronto a spiccare il volo da solo.
Ma non è un compito per nulla semplice, anzi, forse è la sfida più ardua di tutte. Ecco perché serve consapevolezza. La genitorialità non è né un obbligo né un passatempo, c’è in ballo letteralmente la vita di un’altra persona che dovrà fare i conti a sua volta con un mondo non sempre clemente e difficile da decifrare, motivo per cui la genitorialità è un fatto molto serio. E chi non se la sente di affrontare un cammino simile, in realtà sta compiendo una scelta più impavida di quanto non si possa immaginare.
Ci vuole più coraggio, infatti, a non farli che a farli i figli, specialmente al giorno d’oggi. Sempre più giovani faticano a crearsi una loro indipendenza e identità, sarebbe quindi impensabile, nonché incosciente, mettere al mondo un altro essere vivente se non si hanno alcune certezze, in primis una condizione economica tale che permetta di diventare madre e padre senza la paura di non poter garantire al proprio bambino una vita quantomeno dignitosa.
Ma così, quando possiamo capire quale sia il momento giusto per mettere su famiglia con il proprio compagno? Se credi che sia arrivato, prima indaga te stessa e ciò che desideri realmente. Solo dopo, quando avrai una quadro della situazione chiaro, allora potrai progettare di diventare madre.
Le 5 domande essenziali prima di diventare madre: conosci te stessa e sarai più forte
Prima di compiere un passo coì importante, fermati un attimo a riflettere e rispondi a queste cinque domande a cuore aperto: solo così potrai schiarirti le idee.
- Perché desideri avere o non avere un figlio?
Più una domanda è semplice, schietta e diretta e più è difficile rispondere. Solo un criterio, infatti, potrebbe validare la nostra risposta, ovvero la verità. Ecco perché questa dovrebbe essere la prima domanda che ti devi porre. Dovrai compiere un esercizio di sincerità non da poco che ti permetterà di scrutare i tuoi reali desideri.
Per aiutarti, potresti anche scrivere una lista dei pro e dei contro e quale emozione sia predominante in questo momento. E nulla ti vieta di aggiungere, modificare e cancellare quello che provi in seguito. È importante che tu ti dia il tuo tempo, così da comprendere quali pensieri e sensazioni ti appartengono davvero e quali no.
Una volta scritta la lista, puoi anche dimenticarla oppure riprenderla a distanza di mesi, in ogni caso così sarai sempre certa se sia effettivamente il momento giusto per diventare madre o se quello che hai scritto di getto in realtà ti rispecchia o meno.
- La tua storia d’amore è stabile e felice?
Dopo tanti anni insieme, passati i trenta o magari presi dall’euforia dell’innamoramento, la tappa successiva per molte coppie è mettere al mondo un bambino. Ma sei sicura che la tua relazione sia stabile e felice? La persona che hai al tuo fianco è quella con cui ti immagini a condividere il resto della tua vita?
Un figlio dovrebbe essere il frutto dell’amore profondo e maturo, se già vacilli, allora significa che non è il momento adatto per voi. Confrontatevi, ponderate la vostra scelta e solo allora prendete una decisione. Magari siete già felici e sereni così, non vi serve altro, magari desiderate ampliare il vostro circolo d’amore.
L’importante è che i figli non siano l’escamotage per rimanere insieme anche se l’amore è finito da tempo. Al giorno d’oggi, poi, è possibile affrontare una gravidanza anche da sole. Metti su famiglia con il tuo partner solo se entrambi lo volete, ne siete consapevoli e soprattutto sicuri. Ne va del bene e della felicità di tutti.
- Qual è il tuo timore più grande?
Non devi pensarci più di tanto, rispondi d’istinto e magari annota le tue paure: così saprai perché rimandi l’idea di un figlio. Quest’atto liberatorio ti permetterà di mettere a fuoco la tua idea di famiglia, senza preconcetti e convenzioni sociali. Magari è la stessa responsabilità a impaurirti o ancora l’idea di dover “sacrificare” un po’ te stessa in quanto madre, e lo comprendiamo benissimo.
Come dicevamo prima, ci vuole più coraggio a non farli che a farli i figli. Ogni timore che scriverai sarà legittimo e nessuno dovrebbe giudicare le tue titubanze. Ovviamente, tutti i genitori, anche quelli più consapevoli del mondo, sanno bene come non sia un percorso facile. La paura di non fare abbastanza, la stanchezza e la sensazione di aver sbagliato tutto sono sensazioni più comuni di quanto tu possa immaginare
L’importante è comprendere come la genitorialità sia fatta di cose belle e cose brutte, se le seconde ti bloccano, allora aspetta, non metterti fretta. Dai forma alla tua paura, non ti arrendere alle prime avversità e avrai tutta la forza necessaria per diventare un giorno, e soprattutto se vorrai, madre.
- Quali sono le tue certezze?
Paradossalmente, le certezze possono essere controproducenti, soprattutto quando si parla di famiglia. Trattandosi, infatti, di un costrutto sociale ben preciso che va avanti da secoli, è come se esistessero delle regole non scritte che fanno di una famiglia una come si deve. Ecco, elimina tutti questi costrutti e giungi all’essenza delle cose.
Solo così saprai affrontare al meglio la maternità che rappresenta un importante salto nel vuoto. Giusto per rendere l’idea, in virtù di questi costrutti sociali che condizionano non poco l’idea di famiglia, ci sono donne che li hanno interiorizzati così tanto, da non vedere l’ora di diventare madri per poi scoprire come tra nottate insonni, nervosismo e pianti non sia tutto rose e fiori come era stato loro prospettato.
Al contrario, ci sono state donne che hanno rigettato questa narrazione, allontanandosi il più possibile dalla maternità, per poi scoprire come essere madri sia stata una vera benedizione per loro, pronte a donarsi con tutte loro stesse, in maniera appassionata e giocosa. Sai quindi tu che madre vuoi essere realmente per i tuoi figli a prescindere dalla società e dal giudizio altrui? Se la risposta è sì, allora significa che hai demolito tutte le certezze che ti sono state imposte per costruirne di nuove, più solide e stabili.
La domanda più impegnative di tutte: come immagini il tuo futuro?
Arriviamo all’ultima domanda, forse la più impegnativa di tutte. Come ti immagini nel futuro? Non è una per nulla un quesito scontato. Quando si cresce, infatti, molti arrivano all’amara conclusione di aver sprecato la propria esistenza per soddisfare principalmente gli altri e le loro aspettative. Niente di più sbagliato.
Come puoi, infatti, avere consapevolezza della tua persona se il tuo futuro ti sembra opaco? Ovviamente, nessuno ha la sfera di cristallo, allora sarebbe semplice sapere cosa la vita ha in serbo per noi. Ma tu come ti immaginavi da grande? Pensavi già allora di voler diventare mamma oppure è un desiderio che è germogliato dentro di te poco alla volta?
Tu e solo tu sai di cosa ha bisogno la bambina che ancora vive dentro di te, non ignorare le sue richieste. È proprio grazie all’innocenza del nostro lato bambino che possiamo capire fino in fondo cosa sia meglio per noi. E se senti ardentemente di voler diventare madre, allora il tuo futuro ti aspetta. In caso contrario, rinnovati e ripensati in mille altre vesti, fino a che non avrai trovato l’abito giusto per te.