Quando si vuole fare un’escursione in un bosco o in una foresta è bene prendere delle precauzioni per non perdersi: i consigli dei carabinieri.
Passata la fase di perturbazione insolita che ha caratterizzato tutto il mese di maggio, resta un mese scarso di primavera prima che l’estate e le sue temperature afose facciano il loro ingresso e rendano più complesse attività ricreative come le escursioni. Il caldo eccessivo, infatti, è ostativo dell’attività fisica, sebbene i percorsi di montagna, quando le condizioni climatiche non sono ancora estreme, potrebbero essere anche un rifugio dalle temperature molto alte.
Qualora dunque cerchiate delle temperature più miti e al contempo vi va di fare attività fisica e esplorare caratteristici sentieri boschivi, un’escursione potrebbe essere ciò che fa al caso vostro. Bisogna tuttavia sottolineare come una simile attività non possa essere affrontata alla leggera.
Concedersi un’escursione in montagna e intraprendere un sentiero boschivo o forestale non è come andare in gita al mare, bisogna essere preparati ad ogni evenienza e dunque anche a quella che dopo ore di camminata ci si potrebbe anche perdere.
Se siete persone che si approcciano ad una simile attività per la prima volta nella loro vita è bene che cominciate con dei percorsi già prestabiliti e brevi. In ciascuna località di montagna ci sono vari tipi di percorso, che vanno dal più semplice al più impegnativo e che hanno varie lunghezze. Prediligete quelli più brevi, vi consentiranno di godere della natura e di fare una passeggiata, ma sarà più semplice orientarsi e tornare indietro.
Qualora non siate alle prime armi e vogliate provare l’esperienza di immergervi totalmente nella natura, oppure vogliate fare attività fisica in un posto in cui potete respirare aria pura a pieni polmoni, o ancora vogliate andare alla ricerca di funghi, sappiate che alcune imprudenze possono costarvi caro e che deviare dai percorsi prestabiliti può essere pericoloso.
Consigli per la preparazione all’escursione in un bosco
I boschi sono luoghi meravigliosi, ricchi di vegetazione e animali di ogni tipo. Esplorarli è sicuramente una meravigliosa avventura, ma affinché non si tramuti in un incubo è bene seguire alcuni consigli che ci vengono dati direttamente dai Carabinieri.
La prima cosa da fare è non partire senza che qualcuno sappia dove siete diretti. L’ideale sarebbe andare a fare questa escursione insieme ad altre persone, ma qualora ci vogliate andare da soli fatelo solo dopo aver avvertito qualcuno delle vostre intenzioni e della vostra destinazione.
La seconda priorità è la corretta preparazione. Prima di tutto bisogna alimentarsi in modo completo così da non soffrire durante l’escursione un’eccessiva fatica che potrebbe portare allo sfinimento prima del ritorno in auto. Occorre poi portare nello zaino tutta l’attrezzatura necessaria al percorso che abbiamo deciso di affrontare: sempre meglio un chilo di roba in più sulle spalle che trovarsi senza il necessario. Infine bisogna attrezzarsi con il vestiario consono: è sempre utile indossare più indumenti da poter mettere e togliere in base alla temperatura.
Un ultimo consiglio base per affrontare un’esperienza del genere è la scelta dell’orario di partenza. In generale si consiglia di partire di prima mattina e di arrivare a destinazione quando il sole è ancora alto. I Carabinieri consigliano infatti di uscire dal bosco sempre prima che il sole tramonti. L’oscurità potrebbe rendere più complicato ritrovare la strada, ma anche le eventuali operazioni di soccorso.
Prepararsi all’eventualità di perdersi
Anche se siete degli escursionisti esperti, non potete mai escludere la possibilità che durante la vostra gita in montagna possiate perdervi. Per questa ragione, prima ancora di partire vi dovete preparare a questa eventualità. Nel vostro zaino non deve mai mancare un kit d’emergenza nel quale bisogna avere: medicinali, un fischietto, una corda, una torcia, acqua, cibo, accendino e fiammiferi, e un GPS.
Quest’ultimo congegno è probabilmente quello più importante poiché grazie ad esso possiamo segnare un punto di riferimento prima di inoltrarci nel bosco (ad esempio il luogo in cui abbiamo parcheggiato l’auto).
Se avessimo perso l’orientamento, dunque, grazie al GPS potremmo facilmente ritrovare la strada seguendo le indicazioni che ci riportano al punto di riferimento che abbiamo precedentemente segnalato. Ovviamente prima di partire è bene controllare che le batterie di tutta la nostra strumentazione siano cariche.
Niente GPS? Cosa bisogna fare quando ci si perde nel bosco o in montagna
Se non abbiamo un GPS a nostra disposizione, potrebbe capitare che ad un certo punto ci si accorga di aver perso l’orientamento. A questo punto la prima cosa da fare è cercare di controllare ansia e panico. Per quanto possa sembrare complesso, è necessario distendere i nervi per ritrovare la lucidità che possa farci uscire da una situazione potenzialmente pericolosa.
Prima di andare nel panico trovate un posto in cui sedervi, mangiare un boccone e bevete un sorso d’acqua. Dopo aver combattuto quanto più possibile l’ansia, cercate di ragionare a mente lucida e di capire se potreste riuscire a ritrovare la strada. Una volta compreso che non siate in grado di trovare la strada del ritorno bisogna sedersi e allertare i soccorsi.
Una volta rintracciati i soccorritori dovete fare in modo che possano rintracciarvi facilmente e dunque che vi vedano sorvolando la zona. Per farlo è utile scegliere una zona non coperta da alberi, in cui magari potete accendere un fuoco di segnalazione. In alternativa può essere utile trovare un ramo alto e visibile in cui appendere degli indumenti colorati.
Avere un fischietto a portata potrebbe essere risolutivo in una situazione del genere. Cominciate ad usarlo poiché il suono potrebbe condurre da voi sia degli altri escursionisti in grado di aiutarvi a ritrovare la strada sia i soccorritori nel caso giungano dal percorso che avete affrontato.
Affrontare la notte
L’eventualità peggiore è che vi siate persi quando il sole stia ormai calando e la minore visibilità rende difficili le operazioni di soccorso. Accendere un fuoco di segnalazione in un punto visibile è comunque un’operazione da tentare per dare ai soccoritori una traccia della vostra posizione, ma potrebbe non bastare a condurli da voi con l’oscurità.
In questo caso, dunque, dovete prepararvi all’eventualità di passare la notte nel bosco. Il fuoco che avete acceso a quel punto avrà ulteriori funzioni. Questo servirà a illuminare la zona in cui vi trovate e tenere lontani gli animali, ma anche a riscaldare il vostro corpo dalle temperature gelide della notte.
La cosa più importante in questi casi, infatti, e tenere il corpo al caldo per scongiurare l’ipotermia. In montagna, anche d’estate, l’escursione termica tra giorno e notte è importante e durante la notte le temperature possono essere rigide. Ultimo consiglio è quello di centellinare acqua e cibo: così scongiurerete il rischio di disidratazione e riuscirete a mantenere la lucidità.