Nonostante WhatsApp sia un’app sicura, le truffe sono dietro l’angolo: conosci la nuova in circolazione? Non aprire questa notifica!
Ne abbiamo viste di tutti i colori e nel corso degli anni a fianco ai successi dell’app si sono verificate anche brusche frenate. Stavolta però la situazione rischia di essere decisamente più pericolosa rispetto al passato.
La nuova truffa che circola sull’applicazione con la nuvoletta bianca e dentro verde ovviamente non è stata lanciata dall’azienda proprietaria, ma purtroppo da qualcuno in grado di raggirare alcuni paletti per crearci grossi problemi. L’allarme è stato lanciato direttamente dalla Polizia postale che ha messo insieme diverse denunce di alcune vittime dei truffatori, mettendosi a lavoro hanno trovato un giro molto più grande di quanto si potesse immaginare.
L’obiettivo di queste truffe sono sempre le persone anziane, che cadono in trappole di fronte a una tecnologia che conoscono poco. La tecnica prevede l’arrivo di un messaggio in cui viene richiesto un aiuto per un familiare, evidenziando un problema spesso toccante.
Chi risponde si trova dentro un dialogo che porta alla fine a una ricarica su una carta prepagata o addirittura a bonifici di ingenti somme. Non ci crederete, ma sono molte più di quante potete pensare le persone che finiscono dentro il raggiro.
Non preoccupatevi, se siete persone ansiose che di fronte a un messaggio del genere correte in aiuto dell’ipotetico familiare, inviando somme di denaro su WhatsApp, ci sono dei campanelli d’allarme da tenere sotto controllo.
Sono numerosi infatti i trucchi che possiamo applicare per riuscire a scorgere subito se ci troviamo di fronte a una possibile mina, pronta improvvisamente a esplodere tra le nostre mani.
Il primo consiglio è quello di rivolgersi alle autorità competenti e di non rispondere, cancellare la conversazione e bloccare il numero di telefono da cui abbiamo ricevuto il messaggio. Se qualcuno ha salvato il numero sulla rubrica si affretti a cancellarlo, sarebbe sicuramente più prudente.
Quando si richiedono dati sensibili o somme di denaro attraverso un messaggio dovete sempre porvi delle domande, perché quella persona a voi tanto legata non vi ha chiamato? E se volete conferme provate a chiamarla per capire se è realmente in pericolo.
Quella di cui vi parliamo oggi non è l’unica truffa circolata negli anni su WhatsApp. Sono state tante le strategie dei malintenzionati per usufruire della nota piattaforma social per delinquere.
Una di quelle che si è presa le pagine dei siti di informazioni ci porta indietro a due anni fa, quando potevamo ricevere un messaggio con scritto “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?“. Una volta rigirato il codice univoco a sei cifre però rischiamo di vederci privati del nostro account che sarà utilizzato per delinquere.
Passiamo poi a raccontare di come un tempo si provava la strada dell’amico. Ricevevamo un messaggio nel quale potevamo leggere richiesta di aiuto: “Ho comprato da internet, ma la mia carta di credito è scaduta. Posso usare la tua e ti faccio un bonifico?”. Il rischio anche in questo caso è ragguardevole e l’ingenuità commessa nel girare i dati sensibili potrebbe costarci davvero molto cara.
Ma cosa rischia una persona che si rende partecipe di una truffa su WhatsApp? In molti casi si incappa in quello che dice l’articolo 640 del codice penale. La pena può portare da una reclusione da sei mesi a tre anni, la multa invece si aggira tra 51 e 1032 euro. Si può poi finire anche per essere accusati di truffa aggravata con reclusione che in questo caso porta da uno a cinque anni, e multa da 309 a 1549 euro.
Attenzione però, perché potrebbero svilupparsi anche tante pene collaterali. Ci sono infatti persone che di fronte a queste truffe vivono dei danni davvero molto importanti e che portano tutto al mandante di questo con colpe oggettive.
Suicidi, indebitamento, depressione sono solo alcune delle conseguenze scaturite da atteggiamenti come questi e che andranno additati, seguendo la legge, alle persone che hanno creato la truffa.
Ci sono numerosi consigli per evitare di cadere in una generica truffa su WhatsApp. Usciamo per un attimo dall’ultimo metodo divenuto protagonista delle pagine di cronaca e parliamo più in generale. Tutte le truffe sul web hanno qualcosa in comune e anche se andrebbero analizzate ognuna seguendo alcuni procedimenti, ci sono dei consigli che sono generali e utili in tutti i casi.
La prima cosa è tenere aperti gli occhi, una truffa si configura sempre come qualcosa che ci mette paura, in allarme, per farci evitare di ragionare sul fatto che quello che ci è arrivato è un messaggio irreale e da verificare. Se abbiamo poca dimestichezza con i dispositivi mobili a quel punto diventa necessario rivolgerci, in caso di allarme, a una persona che ne capisca magari un parente o un amico ma nel mondo reale.
Un altro campanello d’allarme arriva da messaggi che sono scritti in un italiano non corretto, con errori grammaticali o sintattici. Spesso infatti sono generati da traduttori online da persone che risiedono all’estero. E ricordate soprattutto che se dovete pagare qualcosa, aiutare qualcuno, non lo farete inviando documenti o dati sensibili attraverso i social network, ma lo farete di persona quando riterrete giusto farlo.
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