Zanzare pericolose e invasive: l’Iss consiglia cosa fare in caso di puntura e a cosa fare attenzione

Fastidiosi ed irritanti insetti estivi, quella contro le zanzare è una lotta perenne, che dura tutta l’estate: ecco cosa sapere se ti pungono

Siamo finalmente in estate, il caldo si è ormai palesato in tutt’Italia e per molti si sta avvicinando il tanto agognato momento delle vacanze estive. Sebbene ci sia chi odia l’estate proprio a causa delle alte temperature, altri invece la adorano poiché permette di vivere leggeri, godendosi la piscina, il giardino e tutte le attività all’aperto. C’è però un nemico di tutte queste attività, pronto a colpire non appena si mette piede fuori casa: la zanzara.

Zanzara: cosa fare se punge
Zanzara: cosa fare se punge quella pericolosa (grantennistoscana.it)

Per quanto ci siano persone che non vengono punte, o nelle quali la puntura di zanzara non crea né irritazione né prurito, molte altre invece sono dei bersagli facili di questi fastidiosi insetti e, su di loro, il morso crea gonfiore, prurito e infiammazione per giorni e giorni. Ecco quali sono le novità dell’Istituto Superiore di Sanità in merito alle zanzare diffuse sul territorio italiano, soprattutto in merito alle specie più pericolose ed invasive: tutto quello che c’è da sapere.

Zanzare invasive: le nuove specie italiane

Il costante aumento delle temperature a cui siamo esposti, dovuto principalmente al surriscaldamento climatico, non ha come unica conseguenza estati più calde e torride, climi più umidi e piogge sempre più rare. Le temperature influenzano anche i cicli di vita di tutti gli animali: sebbene alcuni con questo cambio di clima fatichino a sopravvivere, per altri il caldo e l’umidità sono le condizioni migliori in cui crescere e proliferare. È proprio questo il caso delle zanzare che, anche in Italia, stanno vivendo l’arrivo e la permanenza in pianta stabile di nuove specie, fino a qualche anno fa del tutto estranee ai nostri territori per via del clima restio.

Zanzare: nuove specie in Italia
Zanzare: nuove specie in Italia per il cambiamento climatico (grantennistoscana.it)

Un esempio è la cosiddetta “zanzara tigre”, il cui vero nome è Aedes Albopictus: introdotta in Italia nel 1990, oggi è stabilizzata in tutto il territorio nazionale e, in particolar modo, vive bene nei contesti molto antropizzati. Preferisce pungere l’uomo rispetto agli altri mammiferi e colpisce soprattutto nelle ore diurne. Ciò che la contraddistingue è una maggiore aggressività rispetto alle altre zanzare. Nelle zone del nord-est dell’Italia, poi, hanno attecchito anche due altre specie di Aedes, la Japonicus e la Koreicus, che proprio in questi mesi si stanno ampliando anche verso ovest.

Le malattie causate dalla puntura di zanzara

Nel mondo, sono molte le malattie che possono essere trasmesse dal morso di zanzara: basta che questa sia infetta perché gli agenti patogeni passino da lei al corpo del mammifero che viene punto. Al momento, sono rari gli eventi di trasmissione locale di queste patologie, in Italia: nel 2007 e nel 2017 sono stati segnalati due casi di chikungunya e nel 2020 uno di dengue. Si tratta di due malattie solitamente assenti nel nostro paese e tipiche invece dei paesi tropicali. Più stabile, invece, il virus West Nile che da 15 anni in Italia è endemico e periodicamente crea epidemie.

I virus portati dalle zanzare
I virus portati dalle zanzare: come difendersi (grantennistoscana.it)

Proprio per monitorare la diffusione e lo sviluppo di queste malattie, l’Istituto Superiore di Sanità ha creato l’unità di entomologia medica, oltre al laboratorio nazionale di riferimento per gli arbovirus in collaborazione con le Regioni e Province Autonome e con il Ministero della Salute. Da anni, poi, i virologi e gli entomologi collaborano per valutare la capacità delle zanzare presenti sul suolo italiano di trasmettere malattie di questo tipo.

Cosa possiamo fare per proteggerci

Se da un lato la scienza progredisce nello studiare l’attuale situazione delle zanzare in Italia, dall’altro noi possiamo imparare a difenderci egregiamente da questi insetti, riducendo sia il rischio di essere punti sia le condizioni favorevoli alla loro riproduzione. Innanzitutto è importante proteggerci con degli spray repellenti da applicare direttamente sulla pelle, preferendo poi pantaloni e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, specialmente nel momento dell’alba e del tramonto.

Ridurre i ristagni d'acqua
Ridurre i ristagni d’acqua per evitare le zanzare (grantennistoscana.it)

Inoltre, installare delle buone zanzariere per gli ambienti chiusi in cui si trascorrono molte ore come la casa e l’ufficio può essere una scelta sensata, così come quella di accendere il climatizzatore, mal sopportato da questi insetti. Da ridurre estremamente tutti i ristagni d’acqua, poiché le zanzare vanno a deporre le uova proprio qui: annaffiatoi in giardino, sottovasi colmi d’acqua, piscinette dei bambini e ciotole per gli animali vanno periodicamente svuotate e lavate, soprattutto quando non vengono usate.

In generale, però, se si viene punti è bene monitorare per qualche giorno la situazione: nel caso si notassero sintomi particolari, diversi dal solito o particolarmente intensi, è bene rivolgersi al proprio medico curante per un’analisi più accurata di quanto accaduto. In alternativa, se si è al mare, ci si può recare in farmacia o presso la guardia medica, specificando quanto accaduto.

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